La base concettuale per gli effetti ipertrofici mediati dallo stretching risale agli studi su modelli animali e in vitro (Goldberg et al. 1975). La ricerca mostra che lo stretching acuto può innescare meccanismi importanti per l'ipertrofia muscolare. I primi modelli di studio sull'ipertrofia muscolare, utilizzavano animali a cui era imposto uno stretching forzato: una considerevole crescita muscolare fu osservata da alcuni autori nel 1993 nelle quaglie, a seguito di un periodo di allungamento con un sovraccarico progressivo dei muscoli delle ali, ottenuto fissando un sacchetto riempito con palline di piombo intorno all'ala dell'uccello.
Attualmente le conclusioni sono che l'allungamento passivo a bassa intensità non sembra conferire cambiamenti benefici nella dimensione del muscolo e nella sua architettura.

Nunes JP et al. "Does stretch training induce muscle hypertrophy in humans? A review of the literature". Clin Physiol Funct Imaging, 2020 Jan 27.

In alternativa, anche se limitati, alcuni studi suggeriscono che quando lo stretching viene eseguito con un certo grado di forza (in particolare quando caricato o aggiunto tra le contrazioni muscolari attive) può amplificare l'ipertrofia muscolare.