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Biogenesi Ribosomiale e Ipertrofia Muscolare Scheletrica Indotta dall'Esercizio

Notizia Testuale Free Fitness

In un recente aggiornamento del modello di crescita muscolare, invece di considerare un meccanismo in cui l'ipertrofia muscolare è il risultato di aumenti intermittenti della sintesi proteica di breve durata indotti da ciascuna sessione di esercizio (adattamento in acuto), con conseguente aggiunta di "X" proteine (miofibrillari) alle miofibre già esistenti, l'esercizio con sovraccarichi sembra comportare un adattamento in continuum e duraturo (Brook et al., Eur J Sport Sci, 19 (7), 952-963, 2019).
Oltre a stimolare l'efficienza traduzionale (numero di mRNA tradotti per ribosoma) si è ormai potuto dimostrare che anche la capacità traduzionale (numero di ribosomi) è incrementata con l'allenamento. Ogni sessione promuove la biogenesi dei ribosomi muscolari (biogenesi robosomiale) che porta all'incremento di ribosomi e all'aumento della capacità traduzionale, che influenza quindi la sintesi proteica in modo cronico e persistente (aumento dei tassi di sintesi proteica a riposo per il maggior numero di ribosomi disponibili per il processo di traduzione). Pertanto, l'attuale modello di ipertrofia del muscolo scheletrico deve essere aggiornato per considerare i recenti progressi, che ora posizionano, insieme ai cambiamenti in acuto nella sintesi proteica, la biogenesi ribosomiale e la capacità traduzionale al centro dell'equazione.

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