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Effetto Della Punta Rialzata Nelle Scarpe ('Toe Spring') Sulla Biomeccanica Della Deambulazione Nell'uomo

Notizia Testuale Free Medical Fitness Sport

La maggior parte di noi oggi utilizza calzature con diverse caratteristiche che hanno lo scopo di proteggere la pianta del piede e aumentare il comfort. Sebbene molte di queste siano state intensamente studiate, una caratteristica quasi onnipresente ma poco studiata, è la cosiddetta 'toe spring': una curvatura verso l'alto della suola della scarpa sotto le teste metatarsali che orienta l'avampiede dorsalmente rispetto al resto della scarpa stessa, mantenendo così le dita dei piedi in una posizione costantemente dorsiflessa. In un recente studio di Holowka et al. (Sci Rep. 2020 Sep 17;10(1):14643), i ricercatori hanno analizzato se il comfort e l'efficienza che questo modello di scarpa offre, possa nel lungo periodo essere deficitario per il piede. I dati sono stati raccolti da 13 partecipanti (9 maschi, 4 femmine), di età compresa tra 19 e 33 anni (media ± DS: 22 ± 3,1 anni). I partecipanti hanno camminato su di un tapis roulant a piedi nudi e con sandali appositamente progettati con diversi gradi di 'toe spring'. I sandali erano costituiti da una suola superiore (su cui appoggiava la pianta del piede), una suola più esterna in gomma, un'intersuola in schiuma (spessore 2 mm) e una piastra curva in fibra di vetro (posizionata sulla suola superiore) che correva per tutta la lunghezza del sandalo e si curvava verso all'avampiede. Lo studio ha indagato le conseguenze biomeccaniche relative ai muscoli di tutta la gamba e ha paragonato punte con diverse inclinazioni. In media la curvatura che è possibile trovare sul mercato è di 15 gradi. I ricercatori hanno fatto indossare i sandali precedentemente descritti, sperimentando inclinazioni da 10 a 40 gradi (differenziale di dieci gradi) e poi, come paragone, un calzare tipo infradito. Dati 3D sul movimento sono stati ottenuti grazie ad una serie di sensori posti sulle ginocchia, le caviglie e il piede. Usando tecniche di dinamica inversa, hanno scoperto che il 'toe spring' modifica i momenti articolari e agisce sulle dita dei piedi in modo tale che con maggiori gradi di curvatura meno potenza (calcolata come Mxw, dove M è il momento e w è la velocità angolare a livello delle articolazioni metatarsofalangee) viene generata dai muscoli intrinseci del piede nella fase di spinta (fase propulsiva) e che, quindi, indossare una scarpa con una certa 'toe spring' significa che il lavoro fatto dai muscoli risulta inferiore (quindi si affaticano meno). Questi risultati aiutano a spiegare perché il 'toe spring' sia una caratteristica pervasiva nelle scarpe da tanto tempo, ma suggeriscono anche che possa contribuire all'indebolimento dei muscoli del piede (dovendo compiere meno lavoro) e ad una potenziale maggiore suscettibilità ad altre condizioni patologiche: "Meno lavoro significa che i muscoli non saranno così ben condizionati, e che quindi potrebbero non essere in grado di proteggere altri tessuti molli del piede come la fascia plantare da traumi, portando a condizioni patologichecome appunto la fascite plantare" conclude Holowka, uno degli autori dello studio.

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