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L'Allenamento Simultaneo Di Resistenza Del Cervello Migliora Le Prestazioni Fisiche

Notizia Testuale Free Medical Fitness Sport

SETTIMANA MONDIALE DEL CERVELLO
15-21 MARZO 2021
L'affaticamento mentale (definito come uno stato psicobiologico causato da prolungati periodi di attività cognitiva impegnativa e caratterizzato da sensazioni soggettive di stanchezza e mancanza di energia) può compromette le prestazioni fisiche di durata. L'Allenamento Di Resistenza Del Cervello (BET, Brain Endurance Training), che consiste nell'eseguire compiti cognitivi impegnativi durante l'esercizio fisico, può sviluppare resilienza alla fatica mentale e migliorare le prestazioni fisiche rispetto al solo allenamento fisico. Il meccanismo di questo effetto attualmente non è conosciuto. Nello studio di Dallaway et al. (J Sci Med Sport. 2021 Apr;24(4):405-411) si è voluto esaminare se il BET migliori le prestazioni fisiche rispetto al solo allenamento e studiarne i potenziali meccanismi fisiologici. Trentasei soggetti (15 donne e 21 uomini, età 20±2 anni), suddivisi in maniera casuale in un gruppo di controllo e in uno BET, hanno partecipato a 26 sessioni di allenamento durante otto settimane, consistenti in una sessione pre-test nella prima settimana, 24 sessioni di allenamento dalla seconda alla settima settimana e una di post-test all'ottava settimana. Nelle sessioni pre-post test i partecipanti hanno completato una prova di resistenza della durata di cinque minuti che consisteva nel generare quanta più forza possibile stringendo un dinamometro con impugnatura con la mano dominante, una volta al secondo, come segnalato da un metronomo, durante tre condizioni: dopo una prova della durata di 600s del "2-Back/Task" (ai partecipanti viene presentata una sequenza di stimoli uno alla volta e, per ognuno di questi, devono decidere se lo stimolo corrente è lo stesso di quello presentato due prove prima) (subsequent); durante l'esecuzione della prova fisica (concurrent); e solo la prova fisica (solo). Sono stati misurati l'elettrocardiogramma (per valutare la variabilità della frequenza cardiaca), l'attività elettromiografica (EMG) dei muscoli estensori e flessori radiali del carpo dell'avambraccio, la forza generata (nei pre e post test, la forza è stata misurata dall'area sotto la curva forza-tempo di ciascuna stretta e mediata ad intervalli di 30s) e l'emodinamica corticale prefrontale, utilizzando la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS). Le prove erano separate da cinque minuti, durante i quali i partecipanti hanno completato dei questionari di auto-valutazione (misure di motivazione, sforzo fisico e mentale e affaticamento mentale) e misure fisiologiche di base. Nelle 24 sessioni di allenamento, il compito fisico consisteva nella stessa prova del pre-post test, in cui veniva generata una forza di contrazione sub-massimale fino a raggiungere un obiettivo di produzione di forza cumulativa predeterminato (che incrementava nell'arco delle settimane). Per il gruppo BET, durante il periodo di allenamento insieme con la prova fisica, sono stati utilizzati diversi protocolli BET (2-back, Stroop). Le prestazioni fisiche, nelle 3 prove post test, sono migliorate di più dopo il BET (32%) rispetto al controllo (12%). La migliore prestazione dopo il BET si è verificata con una maggiore ossigenazione prefrontale durante le attività fisiche post-allenamento rispetto al gruppo di controllo. Il "BET concurrent", ha migliorato le prestazioni di resistenza rispetto al solo allenamento fisico. Ciò è stato accompagnato da un mantenimento dell'ossigenazione prefrontale indotto dall'allenamento, indicativo di un ridotto sforzo mentale durante l'attività fisica.

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