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La Morfologia Muscolare Dello Sprinter Di Alto Livello

Notizia Testuale Free Sport

La corsa di sprint, inclusa la capacità di accelerare rapidamente e raggiungere velocità massime di corsa elevate, è una delle espressioni più ricercate delle prestazioni atletiche dell'uomo ed è considerata una componente chiave di numerosi sport basati sulla corsa. I velocisti d'élite sono in grado di raggiungere velocità di oltre 12 m/s, grazie alla capacità di generare una potenza muscolare estremamente elevata, in particolare dai principali gruppi muscolari degli arti inferiori. In teoria, la potenza neuromuscolare è in gran parte determinata dal volume muscolare e l'evidenza empirica ha dimostrato relazioni molto forti tra volume muscolare e potenza neuromuscolare di singoli gruppi muscolari. Nello studio di Miller et al. (Med Sci Sports Exerc. 2021 Apr 1;53(4):804-815) si sono indagate le differenze nei volumi muscolari e nella forza tra sprinter d'élite, sprinter sub-élite e soggetti non allenati (gruppo di controllo) per valutare le relazioni tra le grandezze precedenti con le prestazioni di sprint. Sono stati selezionati cinque velocisti di alto livello, ventisei di livello medio e undici soggetti non allenati alla corsa di velocità, ma moderatamente attivi. I velocisti d'élite dovevano avere il miglior equivalente della stagione sui 100 m (SBE100) di 10,10 ± 0,07 s, mentre quelli di livello medio un SBE100 di 10,80 ± 0,30 s. I partecipanti sono stati sottoposti a: 1) scansioni tramite risonanza magnetica 3-T per determinare il volume di 23 singoli muscoli/compartimenti degli arti inferiori e 5 gruppi muscolari funzionali e 2) valutazione della forza isometrica dei gruppi muscolari degli arti inferiori. La muscolarità totale degli arti inferiori era diversa tra i gruppi (controllo < sub-élite +20% < élite +48%). Gli estensori dell'anca hanno mostrato le maggiori differenze tra i gruppi muscolari (élite, +32% assoluto e +15% relativo al volume, in confronto ai velocisti medi, definendo il 31% -48% della variabilità nel SBE100), mentre i flessori plantari non hanno mostrato nessuna differenza tra i gruppi dei velocisti. Tre muscoli dell'anca erano costantemente più grandi nei velocisti d'élite rispetto a quelli sub-élite (tensore della fascia lata, sartorio e gluteo massimo; assoluto, +45% -57%; volume relativo, +25% -37%) e da solo il volume del gluteo massino spiegava il 34%-44% della varianza nel SBE100. La forza isometrica di diversi gruppi muscolari era maggiore in entrambi i gruppi di velocisti rispetto al gruppo di controllo, ma simile per i gruppi di velocisti e non correlata al SBE100. Questi risultati dimostrano la spiccata disomogeneità e la muscolarità anatomicamente specifica richiesta per la corsa di sprint e forniscono nuove e solide prove che volumi maggiori degli estensori dell'anca, in particolare del gluteo massimo, discriminano tra velocisti d'élite e sub-élite e sono fortemente associati alle prestazioni di sprint.

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