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Allungamento Statico: Si O No?

Notizia Testuale Free Medical Fitness Sport

L'eterno dibattito sulla questione trova parziale risposta in un recentissimo lavoro (Agosto 2021) su Human Movement Science realizzato da Xu, Nelson e Hondzinski. Lo studio prende in esame la qualità delle fibre muscolari e l'equazione di Hill, descrittiva della capacità di un muscolo di contrarsi in un muscolo scheletrico considerando la Velocità di Accorciamento, la Forza Muscolare e la massima Forza Tetanica di un muscolo, nell'equazione vengono inoltre considerati due costanti denominate a e b.
Gli studi hanno dimostrato che le fibre muscolari veloci hanno un valore b costante maggiore nell'equazione di Hill rispetto a quella delle fibre muscolari lente, e la variazione nel rapporto b/Vmax risulta indicativo di alterazione delle caratteristiche dei muscoli in determinate condizioni come l'allungamento statico. Questo studio si è concentrato sull'effetto dell'allungamento statico passivo acuto sulla curva forza-velocità in persone con diverse tipologie di fibre muscolari. È stato condotto un lavoro in due step utilizzando l'equazione di Hill:
- sono stati calcolati i valori b per ogni soggetto in diverse condizioni (non-stretching e stretching) per determinare i gruppi muscolari, e
- esaminato l'effetto di allungamento statico su diversi gruppi muscolari.
Sessantacinque studenti universitari hanno eseguito estensioni isocinetiche dell'arto inferiore a 5 velocità per testare il momento di picco a seguito da un esercizio di allungamento statico o di due esercizi di allungamento passivi. Il momento di picco e la velocità corrispondente sono state utilizzate per calcolare la costante b. Si è proceduto quindi al calcolo dello Z-score per ogni valore b relativo sia agli esercizi statici che non statici. Gli individui, la cui costante b su esercizi non-statici era al di sopra o al di sotto di una deviazione standard rispetto allo z-score, erano identificati come gruppo veloce (curva meno accentuata) e più lenti (più accentuata), rispettivamente. È stato poi utilizzato un t-test accoppiato per analizzare l'effetto pre e post intervento sui valori b per ciascun gruppo (p < 0,05). Questo studio ha dimostrato che l'allungamento statico passivo ha alterato significativamente la costante b del gruppo veloce, ma nessun effetto sul gruppo lento. Pertanto, si consiglia di allungamento statico deve essere evitato immediatamente prima di attività veloci o esplosive in individui che utilizzano prevalentemente fibre muscolari veloci.
COMMENTO ELAV: lo stretching o per meglio dire i lavori di flessibilità entrano a pieno titolo nel campo delle cosiddette "Funzioni Tissutali", rappresentandone un elemento, ma non l'unico. Saper decidere quali elementi e metodologie utilizzare in maniera appropriata in relazione al soggetto ed all'obiettivo dell'allenamento è fondamentale in una corretta programmazione e passa attraverso una profilazione specifica.

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