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Miochine Ed Esercizio Fisico

Notizia Testuale Free Medical Fitness

L'esercizio fisico è riconosciuto ormai dai medici che si occupano di oncologia clinica per il suo ruolo potenziale nel ridurre il rischio di alcuni tumori e di recidiva e progressione della malattia; ad esempio, dati osservativi su 2.705 uomini con cancro alla prostata non metastatico hanno mostrato che un'attività fisica regolare e vigorosa di più di tre ore alla settimana riduceva significativamente il rischio di morte per cancro del 61% (Kenfield et al. J. Clin. Oncol. 29, 726-732, 2011). L'esercizio applicato all'oncologia è una sotto specialità in rapida evoluzione nel campo dell'oncologia clinica e il volume e la qualità della ricerca in questo campo sono in aumento. Tuttavia, i meccanismi alla base dei risultati in termini di prevenzione o progressione della malattia oncologica non sono ancora completamente compresi. Nella review di Kim et al. (Nat Rev Urol. 2021 Sep;18(9):519-542) gli autori hanno esaminato il ruolo potenziale delle miochine nella soppressione del tumore, in particolare in quello del cancro alla prostata, data la notevole associazione tra aumento dell'attività fisica dopo la diagnosi e ridotta progressione della malattia e mortalità, e definito un quadro teorico per studiare il ruolo delle miochine indotte dall'esercizio. Negli studi in cui si è applicato il siero del sangue prelevato post-esercizio direttamente a vari tipi di linee cellulari tumorali, si è dimostrato che l'esercizio potrebbe avere un ruolo importante nell'inibire la crescita del cancro attraverso alcune sostanze potenzialmente contenute nel sangue stesso. Le miochine, che sono citochine prodotte dai muscoli e secrete nel flusso sanguigno, potrebbero offrire molteplici benefici al metabolismo cellulare (come una riduzione della resistenza all'insulina, un migliore assorbimento del glucosio e una riduzione dell'adiposità) e i livelli di miochine nel sangue possono essere notevolmente modificati con l'esercizio. Alterazioni nei livelli di miochine come l'interleuchina (IL) IL-6, IL-15, IL-10, le proteine irisina, osteonectina (SPARC, secreted protein acidic risk in cysteine), miostatina, oncostatina M e decorina potrebbero esercitare un effetto inibitorio diretto sulla crescita del cancro inibendo la proliferazione e promuovendo l'apoptosi, inducendo l'arresto del ciclo cellulare e inibendo la transizione epitermica alle cellule mesenchimali (ciò avviene quando una cellula tumorale abbandona lo strato epiteliale e, dopo aver superato la membrana basale, entra nel tessuto connettivo, permettendosi così interazioni più vantaggiose con le cellule connettivali circostanti, invece di essere riconosciuta come estranea). L'associazione di insulino-resistenza, iperinsulinemia e iperlipidemia con l'obesità può creare un ambiente favorevole al tumore; le miochine indotte dall'esercizio possono manipolare questo ambiente regolando il tessuto adiposo e gli adipociti. Le miochine indotte dall'esercizio hanno anche un ruolo fondamentale nell'aumentare la citotossicità e l'infiltrazione delle cellule immunitarie nel tumore. Il potenziale dell'esercizio come trattamento antitumorale nel cancro alla prostata è promettente, soprattutto in considerazione dei miglioramenti già consolidati nei risultati riportati dai pazienti e nella funzione fisica associata all'esercizio. Prove preliminari suggeriscono che le miochine sono un potenziale candidato meccanicistico per la soppressione del tumore indotta dall'esercizio. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche sull'identificazione degli effetti di miochine specifiche sui diversi fenotipi delle cellule del cancro alla prostata. Infine, l'esame del meccanismo di soppressione del tumore indotta dalla miochina in risposta a diverse modalità, dosaggi ed intensità dell'esercizio migliorerà ulteriormente la prescrizione dell'esercizio nei pazienti con questo tipo di tumore.

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