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Meccanismi Di Controllo Posturale Negli Anziani

Notizia Testuale Free Medical

Nelle attività quotidiane, è fondamentale controllare istantaneamente l'equilibrio in tempo reale e in risposta ai cambiamenti del corpo e dell'ambiente. Queste capacità diminuiscono con l'avanzare dell'età e di conseguenza il rischio di cadute risulta essere maggiore tra la popolazione anziana. Pertanto, lo studio del controllo posturale correlato all'età è essenziale per comprendere il meccanismo delle cadute negli anziani. Diverse strategie per il controllo posturale durante la posizione eretta sono state proposte da dati cinematici (cioè movimenti articolari) ed elettromiografici (EMG; cioè sinergia muscolare) registrati negli arti inferiori. Esistono quattro tipi di risposte posturali automatiche, note anche come strategie di equilibrio. Basata sul modello del pendolo invertito, la strategia della caviglia corrisponde a piccole perturbazioni e situazioni prevedibili (i muscoli flessori plantari/dorsali della caviglia agiscono per controllare il pendolo invertito), mentre la strategia dell'anca (flettere l'anca, spostando così il centro di massa posteriormente, o estendere l'anca per muoverlo anteriormente) viene reclutata in situazioni inaspettate o più perturbate che superano la capacità della strategia della caviglia. Entrambe le strategie della caviglia e dell'anca partecipano principalmente al controllo posturale nelle direzioni anteroposteriore e laterale. Inoltre, in direzione verticale, la strategia sospensiva agisce per stabilizzare la postura eretta flettendo le articolazioni degli arti inferiori, compresa l'articolazione del ginocchio, e abbassando il baricentro (COM). I soggetti giovani possono selezionare la strategia necessaria da queste strategie posturali a seconda delle condizioni e sono in grado di eseguirla adeguatamente; tuttavia, gli anziani spesso non possono adottare la strategia ottimale. In generale, gli anziani usano la strategia dell'anca più spesso dei giovani adulti. Nello studio di Kasahara et al. (Hum Mov Sci. 2021 Aug; 78:102803. doi: 10.1016/j.humov.2021.102803) gli autori hanno cercato di chiarire i meccanismi di controllo posturale durante la posizione eretta negli anziani e documentare i meccanismi di controllo motorio correlato all'età basati sui cambiamenti nelle attività muscolari. Un totale di 26 adulti maschi sani (gruppo di adulti più anziani, >=65-78 anni: n = 16; gruppo di adulti più giovani, 20-23 anni: n = 10) hanno partecipato a questo studio. La forza di reazione al suolo, i dati cinematici degli arti inferiori (anca, ginocchio e caviglia) e i dati elettromiografici di sei muscoli posturali (retto addominale, erettori spinali, retto femorale, bicipite femorale, tibiale anteriore e gastrocnemio) sul lato destro sono stati registrati e quantificati per ciascuna fase motoria durante uno spostamento volontario rapido del centro di pressione (COP). I partecipanti erano posizionati in piedi a piedi nudi e con gli arti inferiori divaricati alla larghezza delle spalle su di una pedana di forza con le braccia incrociate davanti al petto. Le informazioni di feedback visivo sulla posizione della COP erano fornite da un monitor di un computer. Ai partecipanti è stato chiesto di mantenere lo sguardo fisso sul monitor del computer (circa un metro all'altezza degli occhi). La direzione verso l'alto nel monitor corrispondeva alla direzione in avanti sulla pedana di forza. Le posizioni di un bersaglio da seguire e del COP erano visualizzate contemporaneamente sul monitor. Dopo che l'esaminatore ha verificato lo stato stazionario del COP entro 1 cm dalla posizione iniziale, è stato avviato il movimento del bersaglio ad intervalli casuali tra 10 e 30 s per evitare la previsione di inizio target, ed è stato spostato di 5 cm (~20% della lunghezza del piede) verso l'alto dal centro del monitor. In risposta al movimento del bersaglio, i partecipanti sono stati istruiti a muovere immediatamente il loro COP e a seguire il bersaglio il più velocemente e/o accuratamente possibile, senza sollevare il tallone, le dita dei piedi o eseguire un passo in avanti. Sebbene la strategia dell'anca sia stata osservata più frequentemente negli anziani rispetto ai giovani adulti (56,3% contro 20,0%), non è stata osservata alcuna attività muscolare degli agonisti dell'anca in alcuni anziani (31,3%). Inoltre, gli anziani hanno avuto un ritardo statisticamente significativo nell'inibizione dei muscoli posturali durante gli aggiustamenti posturali anticipatori (p <0,05). Dopo l'inizio del movimento del COP, il tempo di co-contrazione tra agonisti e antagonisti è stato significativamente prolungato negli anziani rispetto ai giovani (p < 0,05) e il pattern muscolare reciproco non era chiaro negli anziani. Prima della cessazione del movimento, l'attività agonista è proseguita più a lungo nel gruppo degli anziani rispetto al gruppo degli adulti più giovani; cioè, l'inibizione era insufficiente nel gruppo degli anziani. Una serie di strategie posturali durante il compito di movimento volontario è risultata alterata negli anziani, e questo era significativamente correlato non solo con l'attivazione ma anche con l'inibizione dei muscoli posturali.

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