fbpx

ELAV Scientia – Leggi articolo

Gli Esseri Umani Si Sono Evoluti Per Rimanere Attivi Nel Corso Della Vita

Notizia Testuale Free Medical Fitness

Nel mondo occidentale moderno, le persone tendono a ridurre i loro livelli di attività fisica (PA) a mano a mano che invecchiano, nonostante i suoi indiscussi benefici per la salute. Questa crescente inattività fisica risulta essere la causa di una serie di effetti negativi. Ma allora, perché l'evoluzione non ci ha progettato in modo che potessimo mantenere una qualità di vita decente mentre inevitabilmente invecchiano? Nell'articolo scritto da Lieberman et al. (Proc Natl Acad Sci U S A. 2021 Dec 14;118(50): e2107621118), gli autori sostengono che dal punto di vista evoluzionistico noi non siamo fatti per ridurre la nostra attività fisica con l'avanzare dell'età, avanzando l'ipotesi dei nonni attivi" (dal titolo dell'articolo originale). Alcuni benefici che l'AP promuove sono il mantenimento di una pressione sanguigna più bassa e una riduzione dell'infiammazione sistemica. Ma non è chiaro perché questi meccanismi cessino di funzionare allo stesso modo in assenza di attività fisica, specialmente nelle persone anziane che farebbero affidamento su di essi per mantenere la loro salute e qualità della vita. I ricercatori sostengono, partendo da un approccio evoluzionistico, che, poiché solo recentemente gli anziani hanno ridotto la loro attività fisica, l'evoluzione non ha avuto tempo sufficiente per adattarsi. Questo spiegherebbe perché dovremmo mantenere le nostre abitudini ancestrali e rimanere fisicamente attivi con l'avanzare dell'età, ma non ci dice perché i nostri antenati rimanevano attivi per così tanti anni anche durante la vecchiaia. Nell'esporre le loro spiegazioni evoluzionistiche, gli autori hanno riesaminato alcune delle ipotesi sui nostri antenati. Contrariamente alla credenza diffusa che la durata della vita umana fino a poco tempo fa fosse breve, i cacciatori-raccoglitori che sopravvivono all'infanzia e alla fanciullezza tendevano a vivere in media sette decenni, circa 20 anni oltre l'età in cui cessavano di riprodursi, e le prove fossili indicano che la durata estesa della vita umana era comune fino a 40.000 anni fa. Gli individui più anziani nei gruppi sociali non sono stati selezionati a livello evolutivo solo perché potevano trasmettere importanti conoscenze e abilità, ma anche perché potevano procurarsi e fornire cibo per i loro figli e nipoti. Mentre il numero di passi giornalieri compiuti dagli anziani in America diminuisce di circa la metà tra i 40 e i 70 anni, le distanze giornaliere percorse a piedi tra i gruppi di cacciatori-raccoglitori come gli Hadza (gruppo etnico della Tanzania) diminuiscono solo in misura modesta con l'età. Nello sfatare i miti secondo cui gli esseri umani nella preistoria vivevano periodi di vita brevi ed erano relativamente sedentari, gli autori suggeriscono che l'allocazione di risorse per l'attività fisica rispetto ad altri processi biologici potrebbe aver contribuito a prevenire l'insorgere di determinati problemi di salute. Quando i fabbisogni energetici venivano generalmente soddisfatti o superati, grazie all'attività fisica l'energia in eccesso potenzialmente dannosa non veniva stoccata sotto forma di grasso, ma destinata alla riparazione e al mantenimento dei tessuti e cellule che si degradavano con l'attività fisica stessa e, di conseguenza, i soggetti in questo modo si rafforzavano. Questi processi riguardavano potenziali danni alle fibre muscolari, il ripristino dei danni alla cartilagine, la guarigione delle microfratture e il rilascio di antiossidanti e sostanze antinfiammatorie. Senza attività fisica, queste risposte risultano attenuate. Molti studi nel corso degli anni hanno proposto periodi di esercizio adeguati, da circa mezz'ora di esercizio moderato al giorno ad un'ora di sforzo intenso alla settimana, con l'obiettivo di contrastare i nostri stili di vita sedentari. Senza di essi, corriamo un rischio maggiore di sviluppare diverse malattie nel corso della vita, tra cui quelle cardiovascolari, diabete di tipo 2, morbo di Alzheimer e una serie di tumori. Il punto chiave è che, poiché ci siamo evoluti per essere attivi per tutta la vita, i nostri corpi hanno bisogno di attività fisica per invecchiare bene. I livelli di attività fisica in tutto il mondo stanno generalmente diminuendo a causa dell'introduzione di tecnologie che hanno sostituito il lavoro umano, come veicoli a motore ed elettrici, attrezzature agricole e macchinari autonomi, e hanno portato ad un numero crescente di problemi sanitari tra gli anziani. In passato, l'attività fisica quotidiana era necessaria per sopravvivere, ma oggi dobbiamo scegliere di fare attività fisica, cioè fare attività fisica volontaria per il bene della nostra salute e della forma fisica. Mentre la medicina moderna può far fronte a molte delle discrepanze causate dalla mancanza di PA, ed alcuni meccanismi con cui l'AP promuove la salute sono obiettivi farmaceutici, è impossibile ottenere tutti i benefici dell'esercizio con una pillola. Nessuna medicina potrà generare la vasta gamma di stress salutari né quella gamma altrettanto diversificata di risposte fisiologiche benefiche stimolate dall'AP. Fortunatamente, grazie alla nostra storia evolutiva, solo livelli modesti di PA portano a sostanziali benefici, soprattutto se vengono mantenuti con l'avanzare dell'età.

Pacchetto Commerciale Fisso

  • W.A.

  • News

  • Art

  • Smart

  • Congressi

My ELAV