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HRV E Monitoraggio Del Carico Di Allenamento

Notizia Testuale Free Fitness Sport

I programmi di allenamento che si basano su di un volume ed intensità predeterminati spesso portano a risultati eterogenei tra gli individui. Per massimizzare il potenziale di un allenamento, l'adozione di un programma individualizzato risulta essere la strategia applicata più utilizzata. Un fattore importante nell'individualizzare l'allenamento e ridurre il rischio di disadattamento è la capacità di monitorare efficacemente le risposte ai fattori da stress dell'allenamento stesso. Uno strumento promettente e non invasivo per monitorare il carico interno e ottimizzare i risultati è la variabilità della frequenza cardiaca (HRV). L'HRV viene valutata misurando gli intervalli di tempo tra battiti cardiaci successivi (intervallo R-R), poiché un aumento o una diminuzione di questi intervalli riflette cambiamenti nella regolazione autonomica cardiaca. Nello studio di Deblauw et al. (J Funct Morphol Kinesiol. 2021 Dec 13;6(4):102) si è voluto indagare gli effetti di un allenamento HIFT (High-Intensity Functional Training, programma di esercizi funzionali, aerobici e di forza multiarticolati eseguiti con uno sforzo o un'intensità relativamente elevati) sulla funzione cardiovascolare attraverso la misura del VO2max (test su treadmill usando il protocollo di Bruce), composizione corporea e sui risultati delle prestazioni fisiche, misurando la Capacità di Lavoro Fisico (attraverso una prova di 10 minuti in cui i partecipanti hanno completato il maggior numero possibile di round eseguendo: 12 goblet squat con un kettlebell- 20 kg per gli uomini, 12 kg per le donne - 12 burpees e consumo di 24 Kcalorie su un vogatore) e test di forza massima (negli esercizi di squat, deadlift e military press), utilizzando la HRV come parametro per definire il carico dell?allenamento rispetto ad un protocollo predeterminato. Cinquantacinque soggetti moderatamente allenati sono stati assegnati in modo casuale al gruppo HIFT predeterminato (n = 29, età = 24,1 ± 4,1 anni) o a quello monitorato con la HRV (n = 26, età = 23,7 ± 4,5). Entrambi i gruppi hanno completato undici settimane di monitoraggio della HRV giornaliera, sei settimane di allenamento HIFT (5 giorni/sett) e valutazioni della composizione corporea e della forma fisica pre e post-test. Il gruppo che ha utilizzato la HRV ha modulato l'intensità dell'esercizio e il volume in base ai valori HRV mattutini, mentre il gruppo predeterminato ha completato l'allenamento come prescritto. I risultati supportano l?ipotesi che la prescrizione guidata da HRV ha comportato un minor numero di giorni di allenamento ad alta intensità; infatti, il gruppo HRV ha completato 17 giorni su 30 di allenamento modulati a bassa intensità. Non si sono riscontrati differenze significative tra i gruppi per i cambiamenti in tutte le misure. Nel complesso, questi risultati sono interessanti in quanto dimostrano che l'allenamento guidato dalla HRV porta a miglioramenti simili, utilizzando meno sessioni di allenamento ad alta intensità rispetto a una prescrizione predeterminata.

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