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Attività Di Potenziamento Muscolare E Malattie Non Trasmissibili

Notizia Testuale Free Medical Fitness

L'inattività fisica è un problema di salute pubblica globale. Diverse linee guida nazionali e internazionali sull'attività fisica raccomandano attività regolari di potenziamento muscolare per gli adulti. Ad esempio, le recenti linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano che gli adulti eseguano attività di potenziamento muscolare ?2 giorni/settimana. Un impegno regolare in attività di potenziamento muscolare (es. allenamento con sovraccarichi) aumenta o preserva la forza muscolare scheletrica, che ha dimostrato essere inversamente associata alla mortalità e al rischio di malattie non trasmissibili (NCD, non-communicable diseases), come malattie cardiovascolari (CVD) e cancro. Pertanto, promuovere un?attività di potenziamento muscolare può aiutare a ridurre il rischio di morte prematura e malattie non trasmissibili. Rispetto alle attività aerobiche, le attività di potenziamento muscolare sono state studiate meno frequentemente in termini di influenza sulla prevenzione della morte prematura e delle malattie non trasmissibili. Nello studio di Momma et al. (Br J Sports Med. Published Online First: 28 February 2022. doi: 10.1136/bjsports-2021-105061) gli autori hanno voluto quantificare le associazioni tra attività di potenziamento muscolare e rischio di malattie non trasmissibili e mortalità negli adulti indipendentemente dalle attività aerobiche, realizzando una revisione sistematica e meta-analisi di studi prospettici di coorte. Una ricerca sistematica della letteratura è stata condotta in MEDLINE ed Embase; gli anni di pubblicazione degli studi analizzati vanno dal 2012 fino al giugno del 2021. I criteri di ammissibilità per la selezione degli articoli consideravano studi prospettici di coorte che hanno esaminato l'associazione tra attività di potenziamento muscolare e risultati sulla salute negli adulti di età ?18 anni senza gravi condizioni di salute. Tutti gli studi si sono concentrati su esercizi di rafforzamento muscolare come allenamenti di forza/con i pesi e callistenici, ma non su attività di rafforzamento muscolare come il trasporto di carichi pesanti o giardinaggio pesante, o comunque attività altrettanto faticose. Sedici studi sono stati inclusi nella meta-analisi. Lo studio ha rilevato che le attività di potenziamento muscolare erano inversamente associate al rischio di CVD, cancro totale, diabete, cancro ai polmoni e mortalità per tutte le cause, indipendentemente dalle attività aerobiche, tra gli adulti di età ?18 anni senza gravi condizioni di salute. In particolare, sono state trovate associazioni a forma di J tra attività di potenziamento muscolare e mortalità per tutte le cause, CVD e cancro, con la massima riduzione del rischio (circa 10-20%) con circa 30-60 min/settimana di attività. Si è osservata un'associazione a forma di L tra attività di potenziamento muscolare e diabete, con un'incidenza del diabete inferiore del 17%; il rischio di diabete è nettamente diminuito fino a 60 min/settimana di attività di potenziamento muscolare, seguito da una diminuzione più graduale. Poiché le attività di potenziamento muscolare aumentano o preservano la massa muscolare scheletrica, che è stata identificata come il principale tessuto implicato nel metabolismo del glucosio, è possibile stabilire una chiara associazione dose-risposta. Quindi, svolgere anche solo 30-60 minuti a settimana di esercizi di potenziamento muscolare potrebbe essere sufficiente a ridurre significativamente il rischio di morte, anche senza l'aggiunta di esercizi cardio extra, come la corsa o il ciclismo.

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