fbpx

ELAV Scientia – Leggi articolo

Effetti Dell'età E Dell'instabilità Della Superficie Sul Controllo Dell'Equilibrio

Notizia Testuale Free Medical Fitness

Il controllo posturale è definito come la capacità di allineare i segmenti corporei in modo tale che il centro di massa del corpo (CoM) rimanga entro limiti di sicurezza sopra la base di supporto (BoS) o di riportarlo sopra il BoS dopo perturbazioni. Questa capacità è essenziale per le attività della vita quotidiana. Il controllo posturale dipende dal sistema nervoso centrale per la sua capacità d'integrare e riesaminare continuamente le informazioni che provengono dai sistemi visivi, vestibolari e propriocettivi e provocare risposte muscolari coordinate. In posizione eretta, la postura può essere controllata accelerando il centro di massa (CoM), spostando quindi il centro di pressione (CoP) all'interno della base di appoggio, generando momenti alla caviglia, modulando l'attività muscolare di flessione plantare e dorsale ("meccanismo CoP"), o attraverso il "meccanismo di contro rotazione", cioè cambiare il momento angolare dei segmenti attorno al CoM per modificare la direzione della forza di reazione al suolo (un esempio è la "strategia dell'anca" di flessione articolare in risposta ad un disturbo anteriore o la rapida rotazione degli arti superiori). Il controllo posturale si sviluppa nel corso della vita; sia all'inizio che alla fine della vita un adeguato controllo posturale appare più impegnativo. Nei bambini, i sistemi sensoriali non sono completamente sviluppati, il che diminuisce il controllo posturale. La funzione propriocettiva sembra maturare a 3-4 anni di età e i sistemi afferenti visivi e vestibolari raggiungono i livelli dell'adulto a 15-16 anni di età o anche più tardi. L'integrazione e la riponderazione delle informazioni sensoriali non raggiungono i livelli degli adulti fino all'età di 15 anni. Negli anziani, le menomazioni sensoriali e motorie, così come i deficit sensoriali di riponderazione, portano ad un controllo posturale alterato rispetto ai giovani adulti. La capacità degli anziani di adattarsi a condizioni sensoriali alterate come perturbazioni visive e/o superficiali è ridotta e generalmente fanno più affidamento sulle informazioni visive per il controllo posturale rispetto ai giovani adulti. Nello studio di van den Bogaart et al. (Hum Mov Sci. 2022 Apr; 82:102930. doi: 10.1016/j.humov.2022.102930) gli autori hanno valutato le prestazioni dell'equilibrio in direzione medio laterale e il relativo uso dei meccanismi di controllo posturale nei bambini, negli anziani e nei giovani. Hanno partecipato a questo studio 16 bambini in età prepuberale tra i 6 e i 9 anni (10 maschi, età 8,2 ± 1,1 anni, BMI 15,6 ± 1,5 kg/m2), 17 giovani adulti sani tra i 18 e i 24 anni (7 maschi, età 21,9 ± 1,6 anni BMI 23.5 ± 3.0 kg/m2) e 8 anziani tra i 65 e gli 80 anni (5 maschi, età 71,8 ± 4,6 anni, BMI 26,0 ± 3,4 kg/m2). I partecipanti hanno eseguito delle prove di equilibrio in appoggio bipede statico su una superficie rigida e su tre tavole di equilibrio variabili in altezza, misurata dalla superficie di appoggio al punto di contatto con il pavimento (15-19 cm), libere di muoversi sul piano frontale, per la durata di sedici secondi. Per ogni prova, i partecipanti sono stati istruiti a stare a piedi nudi, posti in parallelo alla larghezza dell'anca con le braccia lungo il corpo. È stato chiesto loro di guardare un punto segnato a sette metri di distanza sul muro di fronte a loro all'altezza degli occhi. Per la valutazione della prestazione sono state calcolate il numero di prove con perdita di equilibrio (in caso di perdita di equilibrio, la prova era esclusa dall'analisi) e la Root Mean Square (RMS) delle serie temporali dell'accelerazione del CoM. Per i meccanismi di controllo posturale, sono stati calcolati i contributi sul piano frontale del meccanismo CoP e del meccanismo di contro rotazione all'accelerazione del CoM. Per la parte cinematica, sono stati calcolati gli orientamenti della tavola e della testa sul piano frontale. Le rotazione della testa e della tavola sono state definite come l'angolo sul piano frontale rispetto a un sistema di coordinate globale. Le deviazioni dagli orientamenti medi sono state determinate calcolando la deviazione standard degli angoli di orientamento. In generale, la perdita di equilibrio si è verificata solo sulla tavola di equilibrio più alta. La RMS delle accelerazioni del CoM era maggiore stando in piedi su una tavola che su una superficie rigida. Nei bambini e negli anziani, la RMS delle accelerazioni della CoM e le deviazioni della tavola di equilibrio dall'orientamento medio erano maggiore, corrispondente a prestazioni di equilibrio più scarse, probabilmente correlate ad un controllo sensomotorio meno ottimale rispetto ai giovani adulti. Il contributo del meccanismo CoP all'accelerazione totale della CoM è stato di circa il 100%, indipendentemente dall'età e dalla condizione, mentre il contributo della contro rotazione è stato solo del 30% circa. Inoltre, tra i gruppi e le condizioni, le deviazioni nell'orientamento della testa erano più piccole delle deviazioni nell'orientamento del balance board. I risultati suggeriscono che il meccanismo CoP sia dominante, probabilmente perché il meccanismo di contro rotazione andrebbe in conflitto con la stabilizzazione dell'orientamento della testa nello spazio.

Pacchetto Commerciale Fisso

  • W.A.

  • News

  • Art

  • Smart

  • Congressi

My ELAV