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Sedentarietà E Malattie Cardiovascolari

Notizia Testuale Free Medical

I lunghi spostamenti quotidiani, le lunghe riunioni d'ufficio e il rimanere seduti davanti alla televisione per un lungo periodo di tempo, non sono privi di costi per la salute. Diversi studi hanno chiarito che rimanere per tanto tempo seduti può rilevarsi nocivo per la salute, con maggiori rischi di malattie cardiovascolari (CVD) e mortalità. Questi studi sono stati svolti soprattutto in paesi ad alto reddito, ma non è noto se i rischi aumentino anche nei paesi a basso e medio reddito. Nello studio di Li et al. (JAMA Cardiol. 2022 Jun 15. doi: 10.1001/jamacardio.2022.1581) gli autori hanno voluto analizzare l'associazione tra tempo passato da seduti e mortalità per tutte le cause e principali malattie cardiovascolari (definite come morte cardiovascolare, infarto del miocardio, ictus o insufficienza cardiaca), in paesi di diversi livelli economici utilizzando i dati dello studio Prospective Urban Rural Epidemiology, studio di coorte basato su una popolazione, che ha incluso soggetti di età compresa tra 35 e 70 anni reclutati dal 1 gennaio 2003 e seguiti fino al 31 agosto 2021, in 21 paesi ad alto, medio e basso reddito con un follow-up mediano di 11,1 anni. Su 105.677 partecipanti, 61.925 (58,6%) erano donne e l'età media (DS) era di 50,4 (9,6) anni. Rispetto al gruppo di riferimento (<4 ore al giorno in posizione seduta), un tempo di seduta più elevato (=>8 ore al giorno) è stato associato ad un aumento del rischio di esito composito (malattie per tutte le cause e cardiovascolari) (rapporto di rischio, HR hazard ratio, 1,19; IC 95%, 1,11- 1,28), mortalità per tutte le cause (HR, 1,20; IC 95%, 1,10-1,31) e per malattie CVD principali (HR, 1,21; IC 95%, 1,10-1,34). Se stratificata per livelli di reddito nella nazione, l'associazione tra tempo di seduta con l'esito composito era più forte nei paesi a reddito basso e medio-basso, come il Bangladesh, l'India e lo Zimbabwe (>=8 ore al giorno: HR, 1,29; IC 95%, 1,16-1,44) rispetto a paesi ad alto e medio reddito (HR, 1,08; IC 95%, 0,98-1,19). In generale, rispetto a coloro che hanno riferito di stare seduti meno di 4 ore al giorno e di avere un livello di attività fisica elevato, per i soggetti che riferivano di passare in posizione seduta da sei a otto ore al giorno (al lavoro, in macchina o davanti alla televisione la sera prima di andare a letto) il rischio relativo di malattie cardiache e morte prematura aumentava di circa il 12-13%; fino a otto ore o più il rischio relativo aumentava ad un sorprendente 20%. Il rischio era attenuato con l'aumento dei livelli di attività fisica. Da un lato, lo studio mostra quanto sia diffuso il problema della ridotta attività fisica. Ma un'implicazione più seria è il ruolo che la povertà gioca nel determinare l'impatto finale che ogni ora extra passata in posizione seduta ha sul corpo. È difficile dire sulla base dei soli risultati perché esiste questa discrepanza. Sorprendentemente, gli autori dello studio hanno scoperto che lo stare seduti e l'inattività rappresentavano solo una percentuale leggermente inferiore di decessi rispetto al fumo. Concludendo, il trascorrere tanto tempo da seduti è associato ad un aumento del rischio di tutte le cause di mortalità e malattie CVD in contesti economicamente diversi, specialmente nei paesi a basso e medio reddito. La riduzione del tempo sedentario insieme all'aumento dell'attività fisica potrebbe rappresentare una strategia importante per alleviare il carico globale delle morti premature e delle malattie cardiovascolari.

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