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Test D'equilibrio E Mortalità

Notizia Testuale Free Medical

L'invecchiamento è associato ad un progressivo declino della forma fisica e riduzione delle componenti legate all'efficienza aerobica e non aerobica, tra cui forza/potenza muscolare, flessibilità, equilibrio e composizione corporea. È inoltre assodato che la combinazione di obesità sarcopenica e perdita di flessibilità ed equilibrio risulta dannosa per la salute generale, ponendo gli anziani con fragilità più inclini a cadute e ad altre gravi conseguenze mediche avverse. Si stima che si verifichino circa 684.000 cadute mortali ogni anno, il che la rende la seconda causa di morte per lesioni accidentali, dopo gli incidenti stradali. Tuttavia, la valutazione dell'equilibrio non è un test eseguito di routine nell'esame clinico di individui di mezza età e anziani. Ciò può essere in parte attribuibile alla scarsa standardizzazione dei test, nonché alla relativa scarsità di dati relativi ai risultati dei test dell'equilibrio con altri esiti clinici, come la mortalità, oltre che le cadute. Nello studio di Araujo et al. (Br J Sports Med. 2022 Jun 21; bjsports-2021-105360. doi: 10.1136/bjsports-2021-105360) gli autori hanno valutato se la capacità di completare un semplice test di equilibrio statico (il 10 s one-legged stance, 10-s OLS) sia associata alla mortalità per tutte le cause e se possa aggiungere informazioni prognostiche rilevanti oltre i normali dati demografici, antropometrici e clinici. La capacità di completare questo test inizia a diminuire progressivamente con l'invecchiamento, dimezzandosi approssimativamente ad ogni successivo intervallo di fascia di età di cinque anni. Detto in modo diverso, i partecipanti nella fascia di età più anziana (71-75 anni) avevano una probabilità undici volte maggiore di non superare il test rispetto a quelli di appena vent'anni più giovani e appartenenti alla fascia di età più giovane nello studio (51-55 anni). I dati antropometrici, clinici e vitali e i risultati del test per l'equilibrio statico 10-sOLS, sono stati valutati in 1702 individui (68% uomini) di età compresa tra 51 e 75 anni tra il 2008 e il 2020. Il test valutava la capacità di mantenere per 10 s l'equilibrio in appoggio mono podalico, con il piede sinistro o destro, sotto la stretta supervisione di un medico e/o di un assistente infermiere come precauzione per prevenire cadute o lesioni. Per ridurre al minimo l'influenza della forza e della flessibilità muscolare e per migliorare la standardizzazione, ai partecipanti, posti a piedi nudi, è stato chiesto di posizionare la parte dorsale del piede di non supporto sul retro della parte inferiore della gamba opposta (quella del piede in appoggio) nel modo più naturale possibile. Inoltre, è stato chiesto di tenere i gomiti estesi, gli arti superiori naturalmente posizionati vicino al corpo e di fissare lo sguardo verso un punto all'altezza degli occhi posto, ad una distanza di 2 m. Una volta che il partecipante ha assunto la posizione corretta, è stato avviato un conteggio di 10 s; sono stati consentiti fino a tre tentativi. Per il risultato del test, è stato applicato un criterio molto semplice: se il soggetto era in grado di completare i 10 secondi in OLS su entrambi i piedi, mantenendo la corretta posizione iniziale e senza alcun altro supporto, era classificato come capace, SÌ; altrimenti con non capace, NO. Complessivamente, il 20,4% degli individui è stato classificato come NO. Durante un follow-up mediano di 7 anni, il 7,2% è deceduto, con il 4,6% (SÌ) e il 17,5% (NO). Le curve di sopravvivenza erano peggiori per i NO (test log-rank=85,6; p<0,001). In un modello modificato che incorporava età, sesso, indice di massa corporea e comorbidità, il rapporto di rischio (Hazard ratio, HR) della mortalità per tutte le cause era più alto (1,84, IC 95%: da 1,23 a 2,78, p<0,001) per gli individui NO. L'aggiunta del tets 10-s OLS ad un modello contenente fattori di rischio consolidati è stata associata ad una previsione del rischio di mortalità significativamente migliorata. Concludendo, entro i limiti di variabili non controllate come la storia recente di cadute e l'attività fisica, la capacità di completare con successo un test 10-s OLS è associata in modo indipendente alla mortalità per tutte le cause e aggiunge informazioni prognostiche rilevanti oltre l'età, il sesso e molte altre variabili antropometriche e cliniche. Esiste un potenziale vantaggio nell'includere questo test come parte dell'esame fisico di routine negli adulti di mezza età e negli anziani.

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