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Allenamento Con Sovraccarichi In Soggetti Anziani

Notizia Testuale Free Medical Fitness

La forza muscolare massima in genere diminuisce dell'1% all'anno dopo i 40 anni di età. Questo calo è accompagnato da una diminuzione due-tre volte più grande nella capacità di sviluppare forza rapidamente (RFD, tasso di sviluppo della forza). L'attenuazione di questi parametri legati alla forza è probabilmente dovuta ad alterazioni sia nei fattori neurali che muscolari. È interessante notare, tuttavia, che la riduzione della forza muscolare massimale sembri essere 3-5 volte maggiore della riduzione della massa muscolare, il che implicherebbe che la componente neurale possa essere la protagonista dell'attenuazione neuromuscolare correlata all'età. Le riduzioni legate all'età della forza massimale e della RFD hanno importanti implicazioni nella capacità di svolgere attività quotidiane che richiedono forza, come salire le scala, alzarsi da una sedia o riacquistare l'equilibrio posturale per prevenire eventuali cadute (qui la RFD risulta essere fondamentale). L'allenamento della forza rappresenta un'eccellente contromisura alla diminuzione legata all'età della funzione neuromuscolare. Le attuali raccomandazioni per gli anziani sono di eseguire l'allenamento della forza ad un'intensità moderata (60-70% di una ripetizione massima, 1RM) utilizzando una velocità di contrazione concentrica controllata, della durata di circa 2 s. Tuttavia, l'applicazione della massima velocità intenzionale (MIV, maximal intended velocity) nella fase concentrica del movimento potrebbe aumentare la stimolazione neuromuscolare e potenzialmente migliorare gli adattamenti all'allenamento di forza. Nello studio di Tøien et al. (Eur J Appl Physiol. 2022 Dec;122(12):2627-2636. doi: 10.1007/s00421-022-05045-8) gli autori hanno esaminato la risposta neuromuscolare nella fase iniziale durante i due tipi di contrazione (controllata e a velocità intenzionalmente massimale) nel muscolo quadricipite femorale durante il movimento di estensione del ginocchio, insieme alla velocità di movimento effettiva, in 12 anziani (76 ± 6 anni) e 12 giovani (23 ± 2 anni). Per tutti i soggetti è stata misurata la forza massima unilaterale (1RM), la velocità di movimento e il tasso di aumento dell'attività muscolare (RER, rate of rise in muscle activity) al 10%, 30%, 50%, 70% e 90% della 1RM tramite elettromiografia (EMG) con diverse velocità. Tutte le misurazioni della forza sono state condotte dinamicamente utilizzando l'arto dominante su di una leg extension. In una condizione, i partecipanti sono stati istruiti a muovere l'arto con una velocità di contrazione controllata e moderata, della durata di 1-2 s, come raccomandato da ACSM (condizione di controllo, CON). Nell'altra condizione i partecipanti sono stati istruiti ad eseguire l'azione concentrica il più velocemente possibile, con una velocità intenzionale massima (MIV). L'ordine dell'azione MIV e CON era casuale, mentre l'ordine d'intensità era standardizzato, con un aumento graduale dal 10% al 90% della 1RM. Ogni prova era separata da un periodo di riposo di due minuti. Per ogni prova si è calcolato il RER, determinato come la pendenza del segnale EMG filtrato dall'inizio della contrazione al picco di attivazione (delta EMG/delta tempo), indicato come velocità di aumento dell'attivazione muscolare. E' stata registrata l'ampiezza del picco del segnale EMG, cioè la massima ampiezza EMG registrata durante la fase concentrica di attivazione muscolare, indicata come massima attivazione muscolare. Le misurazioni dell'attività muscolare sono state condotte attraverso elettrodi posizionati sul muscolo retto femorale (RF) e vasto laterale (VL) durante la prova 1RM e al 10%, 30%, 50%, 70% e 90% del 1RM. L'1RM era più basso negli anziani rispetto ai giovani (33±9 kg vs. 50±9 kg; p<0,001), un deficit di forza del 38%. Allo stesso modo, la velocità di movimento era più alta nei giovani rispetto agli anziani in tutte le contrazioni con MIV (p<0.05), e in CON al 50%, 70% e 90%. La velocità era costantemente più alta durante le contrazioni con MIV rispetto a CON. Il RER era più alto nelle contrazioni con MIV rispetto al CON sia nel RF che nel VL negli anziani e nei giovani a tutte le intensità. Concludendo, è comunemente raccomandato utilizzare per l'allenamento dei soggetti anziani una velocità di contrazione concentrica controllata, combinata con un'intensità moderata. Tuttavia, l'applicazione della MIV nella fase concentrica può essere più efficace nello stimolare la funzione neuromuscolare. La scoperta principale del presente studio è stata che le contrazioni con MIV hanno portato ad un tasso di aumento dell'attivazione muscolare costantemente più elevato a tutte le intensità tra il 10% e il 90% di 1RM rispetto a CON in entrambi i gruppi di età. Sebbene la risposta sia stata attenuata per entrambe le condizioni negli anziani, la differenza tra MIV e CON non era ridotta con l'età. Questi effetti acuti suggeriscono che la MIV dovrebbe essere enfatizzata per indirizzare e stimolare la funzione neuromuscolare nella fase iniziale della contrazione, preferibilmente in combinazione con un'intensità elevata (%1RM) per indurre miglioramenti nella forza massima, in particolare per gli anziani, dove è presente un deficit di forza massima e RFD.

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