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Ipoalgesia E Allenamento Con Sovraccarichi

Notizia Testuale Free Medical

Il dolore persistente è un effetto avverso comune al trattamento del cancro al seno. È stato dimostrato che il dolore dentro e intorno all'area chirurgica colpisce il 37% delle pazienti fino a otto anni dopo il trattamento iniziale e porta a disabilità e disagio psicologico. Il dolore è stato direttamente associato alla perdita percepita della funzione fisica in soggetti sopravvissuti al cancro al seno (BCS, breast cancer survivors). Alcuni tipi di farmaci antidolorifici forniscono un adeguato effetto analgesico, ma sono associati ad effetti collaterali inaccettabili come nausea, vomito e dipendenza fisica. Un numero crescente di studi ha dimostrato i benefici antidolorifici dell'esercizio, alcuni dei quali possono avere un effetto additivo se associati ad interventi farmacologici. Di conseguenza, programmi di allenamento vengono promossi sempre di più per una varietà di condizioni di dolore che vanno dalle diagnosi di dolore localizzato come l'osteoartrosi e i disturbi del collo, a condizioni di dolore, come nella fibromialgia, caratterizzata da dolore diffuso. Si è dimostrato che un allenamento con sovraccarichi (RT) migliora diversi effetti avversi dopo il trattamento del cancro al seno, come la perdita di densità minerale ossea, massa muscolare e forza. Pertanto, un approccio basato su un RT può risultare efficace per la gestione del dolore persistente in soggetti BCS. Di particolare importanza per la gestione del dolore, è stato dimostrato che una singola sessione di RT attiva meccanismi inibitori del dolore endogeno sia nelle popolazioni senza dolore che in quelle con dolore persistente, portando ad una riduzione transitoria della sensibilità agli stimoli dannosi, definita ipoalgesia indotta dall'esercizio (EIH). Considerando la complessa eziologia del dolore persistente dopo il trattamento per il carcinoma mammario, che include la presenza sia di dolore localizzato (ad esempio, la regione ventrale della spalla è altamente sensibile agli stimoli meccanici rispetto alla regione dorsale) che di iperalgesia diffusa, non è chiaro se questa popolazione dimostrerà un EIH in risposta a RT. Nello studio di Rasmussen et al. (J Strength Cond Res. 2023 Mar 1;37(3): e16-e24. doi: 10.1519/JSC.0000000000004320) gli autori hanno voluto valutare gli effetti acuti di un allenamento RT sulla sensibilità al dolore meccanico delle regioni dorsale e ventrale della spalla sul lato interessato in soggetti BCS, che hanno sofferto di dolore persistente per un periodo superiore all'anno e mezzo dopo il trattamento. Sono state selezionate venti donne BCS con un'età media (CI: 95%) (anni) di 59.7 (56.1; 63.3), un'altezza (cm) di 167.1 (164.2; 170), un indice di massa corporea (kg m-2) di 26.1 (23.9; 28.3), intensità del dolore (0-10) di 7.9 (7.1; 8.7) e durata del dolore (mesi) di 67.1 (5 anni circa) (53.8; 80.4). Caratteristiche antropometriche, demografiche e del dolore sono state raccolte durante una sessione di familiarizzazione. Dopo due settimane, nella sessione definita di normalizzazione, i soggetti hanno eseguito i test 1RM sugli esercizi utilizzati. Dopo due settimane, i soggetti, dopo un riscaldamento generale con un esercizio aerobico moderato e stretching, si sono allenate, eseguendo 5 esercizi (Box Squat, 90° piegamento, Bench Press, Trap Bar Deadlift, Prone Bench Row, Lat Pull Down), 3x10 al 60% dell'1RM, con 3 minuti di recupero tra le serie. Collettivamente, gli esercizi hanno coinvolto l'intero corpo e in particolare la parte superiore, in quanto si è riscontrato un deficit di forza specifico precedentemente osservato in questa popolazione. La sensibilità agli stimoli meccanici è stata valutata immediatamente prima e dopo l'intera sessione di allenamento, mentre il dolore evocato dal movimento è stato valutato sia nella sessione di normalizzazione che nella sessione di allenamento. L'intensità del dolore è stata valutata per il torace, spalla, ascella, braccio e il lato del corpo durante la vita quotidiana, durante la sessione di familiarizzazione, su una scala di valutazione numerica a 11 punti, in cui 0 corrispondeva a "nessun dolore" e 10 a "il peggior dolore che si possa immaginare". L'intensità del dolore evocato dal movimento (MEP) è stata valutata immediatamente dopo ogni serie di ciascun esercizio su una scala di valutazione numerica a undici punti (la stessa dell'intensità del dolore). E' stata valuta sia nella sessione di normalizzazione che in quella di allenamento. La variazione della soglia del dolore da pressione (PPT, pressure pain threshold) è utilizzata come risultato primario per misurare la risposta EIH al RT. La soglia del dolore da pressione è una quantificazione affidabile della sensibilità al dolore meccanico in diversi punti anatomici in soggetti BCS. Le soglie del dolore da pressione sono state misurate su un totale di 17 punti, situati sulle parti dorsale (6 punti) e ventrale (11 punti) del torace, della spalla e della regione del collo sul lato interessato. È stata valuta prima e immediatamente dopo l'allenamento RT. I risultati hanno dimostrato un aumento significativo delle PPT nella regione ventrale della spalla dopo un singolo allenamento RT (p<0,05), indicando una risposta analgesica localizzata per quest'area. Al contrario, non è stato rilevato alcun cambiamento nelle PPT nella regione dorsale della spalla. Non sono state riscontrate differenze significative nel MEP tra le sessioni nonostante un aumento significativo del carico e dell'RPE durante la valutazione del 1RM (p<0,05), indicando che il MEP non è stato influenzato dall'aumento dell'intensità assoluta e relativa. In conclusione, un singolo allenamento RT sub massimale ha ridotto le PPT per la regione ventrale della spalla in soggetti BCS con dolore persistente dopo il trattamento ed era ben tollerato. Pertanto, un allenamento RT può essere un utile strumento terapeutico per la gestione del dolore persistente dopo il trattamento del cancro al seno nella pratica clinica.

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