fbpx

ELAV Scientia – Leggi articolo

Carico Cognitivo E Prestazione

Notizia Testuale Free Fitness Sport

La capacità di superare i propri avversari è cruciale per avere successo nello sport. Ad esempio, saltare più in alto o alzarsi da terra più velocemente di un avversario durante la competizione può fare la differenza tra successo e fallimento. L'allenamento della forza e l'allenamento pliometrico vengono spesso utilizzati per migliorare l'altezza del salto e le capacità di forza reattiva, attraverso miglioramenti di altri parametri come potenza, forza di picco, velocità di sviluppo della forza e impulso. Tuttavia, un fattore della prestazione trascurato è come gli atleti si comportano sotto carichi cognitivi. Le competizione non si svolgono in ambienti single task, ma in un ambiente complesso e multitasking. La competizione sportiva richiede un coordinamento simultaneo e rapido del movimento e l'elaborazione di informazioni esterne dall'ambiente. Si definisce un'azione dual-task (compito doppio), quando le valutazioni combinano un compito motorio e cognitivo. Una prestazione dual-task (compito motorio e cognitivo simultaneo) può riflettere meglio le situazioni di gioco attraverso un aumento del carico cognitivo. Una delle caratteristiche prestazionali più comuni negli sport è la capacità di salto. Vari parametri legati a questa prestazione sono stati utilizzati per valutarlo. L'altezza del salto e le sue componenti neuromuscolari (ad es. velocità di sviluppo della forza, potenza, indice di forza reattiva e impulso) sono rappresentative della forza della parte inferiore del corpo e delle capacità esplosive di un atleta. Quando l'atleta è concentrato nell'eseguire un salto più in alto possibile in un ambiente privo di distrazioni, questo potrebbe non tradursi direttamente in migliori prestazioni sul campo. Ma ad oggi, esistono ricerche limitate che indagano l'impatto delle condizioni di dual-task su questi parametri prestazionali. L'effetto del sesso sulle prestazioni di salto è stato stabilito. Inoltre, anche se la ricerca ha dimostrato che i maschi tendono ad avere una maggiore altezza di salto assoluta, indici di forza reattiva assoluta, impulso relativo, potenza relativa e metriche di velocità assoluta superiori, non si è analizzato in maniera approfondita se le capacità dual-task (cioè, con carico cognitivo) possano intervenire nelle differenze di prestazioni in atleti di sesso maschile. Studi precedenti incentrati sulle capacità dual-task tra i sessi mostrano che le differenze, o la mancanza di differenze, dipendono fortemente dal compito. Poiché il compito stesso può svolgere un ruolo importante nelle prestazioni dual-task, è interessante capire come il sesso influenzi le prestazioni di salto sotto diversi carichi cognitivi. Nello studio di Shumski et al. J Strength Cond Res 37(4): p 793-798, April 2023 doi: 10.1519/JSC.0000000000004322) gli autori hanno voluto determinare se esiste un'interazione tra sesso e carico cognitivo per le variabili dipendenti altezza di salto, tempo di contatto con il suolo, indice di forza reattiva, rigidità (stiffness) verticale, impulso e potenza articolare degli arti inferiori durante un prova di Double Limb Drop Vertical Jump (questa prova include un componente di salto e atterraggio orizzontale oltre che soprattutto verticale, in contrasto con un Drop Jump o un Countermovement Jump che si svolgono in direzione verticale, sia durante lo stacco e che durante l'atterraggio). Sono stati selezionati quarantuno soggetti, 21 maschi (23,2±2,5 anni, 180,8±8,4 cm, 80,4±10,2 kg) e 20 femmine (21,7±1,0 anni, 163,7±8,2 cm, 61,2±9,4 kg), studenti universitari attivi nel tempo libero. I soggetti sono stati inclusi se avevano tra i 18 e i 30 anni e svolgevano un'attività fisica moderata o vigorosa per almeno 30 minuti per tre volte a settimana. La prova di salto verticale in caduta con entrambi gli arti consisteva nel saltare da un plinto alto 30 cm, posizionato ad una distanza pari al 50% dell'altezza del soggetto lontano dalle pedane di forza. Dopo il comando "Pronti", i soggetti dovevano eseguire il salto dopo che una luce verde si fosse accesa a caso davanti a loro tra i 2 e i 5 secondi (la luce verde fungeva da segnale per "salta"). Subito dopo il segnale, i soggetti dovevano saltare dal plinto il più rapidamente possibile, atterrando con ciascun piede sulle rispettive pedane di forza contemporaneamente ed eseguire immediatamente un salto verticale massimo. Le condizioni single e dual-task sono state randomizzate per ridurre qualsiasi potenziale effetto di apprendimento. La condizione dual-task richiedeva ai soggetti di sottrarre 6 o 7 (sottrazione seriale) da un numero casuale compreso tra 90 e 150, sia prima dell'inizio che durante il salto. I soggetti hanno iniziato il compito cognitivo prima di iniziare il salto e hanno continuato ad eseguire la sottrazione durante il salto stesso, fino a quando non hanno completato l'attività come determinato dal gruppo di ricerca. La sottrazione seriale è stata scelta come compito cognitivo in quanto tipicamente non praticata dai soggetti ed è comune nella letteratura dual-task. La condizione single-task era esattamente la stessa della condizione dual-task, ma senza la sottrazione seriale. E' stata misurata l'altezza di salto (centimetri), calcolata dal tempo di volo; calcolato l'indice di forza reattivo (altezza di salto /tempo di contatto al suolo, quest'ultimo definito come il tempo totale tra il contatto iniziale con il suolo e lo stacco del piede); la stiffness verticale, normalizzata per il peso corporeo (N m-1 BW-1) [(picco di forza/ il cambiamento nello spostamento della posizione del sacro durante la fase eccentrica) /peso corporeo]; l'impulso, normalizzato per il peso corporeo (Ns BW-1); infine, la potenza articolare per l'articolazione dell'anca, del ginocchio e della caviglia, normalizzata per il peso corporeo e altezza (Watt BW-1 HT-1). Gli effetti principali relativi alla condizione (compito singolo o doppio) hanno dimostrato che i soggetti saltavano significativamente più in alto (1,84 cm, 95% CI=0,68-3,01, d = 0,26, p = 0,003) e con una maggiore potenza all'anca (0,29 Watt·BW-1·HT-1, 95% CI=0,04-0,54, d = 0,21, p = 0,025) durante il compito singolo rispetto al compito doppio. Gli effetti principali legati al sesso hanno rivelato che i maschi saltavano più in alto (9,88 cm, 95% CI=7,00-12,77, d = 2,17, p <0,001), con un indice di forza reattiva maggiore (0,29, 95% CI=0,17-0,41, d=1,52, p<0,001), maggiore potenza alla caviglia (3,70 Watt·BW-1·HT-1, 95% CI=2,26-5,13, d=1,64, p<0,001) e maggiore potenza al ginocchio (5,00 Watt·BW-1·HT-1 , IC 95%=3,25-6,75, d=1,82, p<0,001) rispetto alle femmine. Concludendo, le prestazioni di salto sono influenzate dal sesso e dalla condizione (dual-task), ma non dalla loro interazione. È anche importante notare che le prestazioni durante questa condizione, non migliorano con gli incentivi, ma piuttosto con la pratica. Questo è il motivo per cui l'allenamento dual task durante la pratica porta a migliorare il livello di abilità e le prestazioni di gioco. Per ottimizzare le prestazioni, i test di salto devono essere eseguiti senza carichi cognitivi aggiuntivi.

Pacchetto Commerciale Fisso

  • W.A.

  • News

  • Art

  • Smart

  • Congressi

My ELAV