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Chemioterapia Ed Esercizio Fisico

Notizia Testuale Free Medical

Il cancro è una delle principali cause di morte in tutto il mondo ed è la principale causa di morte prematura in 134 paesi su 183 (circa 73%). I tassi di mortalità per cancro stanno diminuendo nella maggior parte dei paesi, grazie ai progressi nella sua diagnosi e nel trattamento, ed è triplicato il numero di sopravvissuti negli ultimi quattro decenni. Tra i vari trattamenti, la chemioterapia è considerata negli ultimi anni come uno dei più efficaci per alcuni tipi di cancro. Tuttavia, la chemioterapia è associata ad alcune complicanze (digestione, disturbi dermatologici o neurologici) che possono ridurre la qualità della vita dei pazienti oncologici. Tra i possibili disturbi neurologici, la più frequente è la neuropatia periferica indotta da chemioterapia (CIPN, chemotherapy-induced peripheral neuropathy). La CIPN è caratterizzata da un danno ai nervi periferici come conseguenza del trattamento con farmaci chemioterapici. La CIPN può causare sintomi permanenti e disabilità nel 30-60% dei sopravvissuti al cancro, colpendo sia i giovani che gli anziani. La CIPN produce sintomi sensoriali (come parestesie, disestesie, dolore, perdita sensoriale e intorpidimento, bruciore o formicolio alle mani e piedi) e sintomi motori (come riduzione dei riflessi tendinei profondi, atassia, debolezza muscolare e ridotto controllo dell'equilibrio), che possono diventare fattori limitanti cruciali per la terapia, portando a ritardi nel trattamento, riduzioni della dose o persino all'interruzione della terapia, compromettendo potenzialmente i tassi di sopravvivenza. Inoltre, i sintomi possono continuare a peggiorare anche dopo l'interruzione del trattamento in un gran numero di casi, deteriorando così la capacità funzionale e la qualità della vita del paziente. L'esercizio fisico migliora la gestione dei sintomi CIPN e, di conseguenza, migliora la qualità della vita legata alla salute. Nello studio di Nuñez de Arenas-Arroyo et al. (Scand J Med Sci Sports. 2023 Mar 27. doi: 10.1111/sms.14360) gli autori hanno svolto una revisione sistematica con metanalisi con l'obiettivo di analizzare l'effetto dell'esercizio sulla gravità della CIPN e determinare il miglior tipo di esercizio per la sua gestione. Gli articoli considerati erano studi sperimentali (RCT o non RCT e studi pre-post a braccio singolo) volti a misurare l'efficacia degli interventi nel ridurre la gravità della CIPN nei pazienti con cancro o sopravvissuti al cancro. Dopo la selezione degli studi, i tipi di esercizio sono stati classificati come esercizi di endurance, con sovraccarichi (contro resistenza), combinati (endurance e sovraccarichi), sensomotori, mente-corpo ed esercizi attivi specifici per i nervi. L'allenamento di endurance includeva esercizi volti ad aumentare il dispendio energetico e la frequenza cardiaca, come il tapis roulant, il ciclismo o la camminata, e l'allenamento con sovraccarichi era volto ad aumentare la forza e la potenza muscolare. Gli esercizi attivi specifici del nervo sono movimenti attivi delle articolazioni con l'obiettivo di allungare il nervo, ripristinare la mobilità e ridurre l'edema neurale, promuovendo il flusso asso plasmatico. L'allenamento sensomotorio comprendeva esercizi volti a migliorare il sistema neuromuscolare attraverso la coordinazione e l'equilibrio, a cui si poteva aggiungere un allenamento con sovraccarichi o di endurance. Gli esercizi mente-corpo includono quelli basati sull'equilibrio e contro resistenza, concentrandosi sulla respirazione e sul controllo posturale, come il Pilates o lo Yoga. Sono stati considerati tredici studi (sette RCT e sei studi pre-post), per un totale di 746 partecipanti. Gli studi sono stati condotti in quattro continenti: sette in Nord America, quattro in Europa, uno in Asia e uno in Oceania. I partecipanti inclusi avevano un'età compresa tra 47 e 70 anni e la dimensione del campione variava da tre a 355 soggetti. La gravità della CIPN è stata misurata per mezzo di una Scala di Gravità dei Sintomi (SSS, Symptom Severity Scale, scale di valutazione clinica o questionari riferiti dal paziente) e dalla sensibilità profonda periferica (PDS, Peripheral deep sensitivity, attraverso la soglia di percezione delle vibrazioni). I risultati che hanno confrontato i gruppi d'intervento (esercizio) rispetto al controllo, hanno mostrato un miglioramento nell'SSS (SMD=-0,21; IC 95%: da -0,40 a -0,01; variazione %: -20,34%) e nella PDS (SMD=0,49; IC 95%: da 0,06 a 0,91; variazione %: 31,64%) a favore del gruppo di intervento. Negli studi pre-post, c'è stato un miglioramento nell'SSS (SMD= -0,72; IC 95%: da -1,10 a -0,34; variazione %: -15,65%) e nella PDS (SMD=0,47; IC 95%: 0,15 a 0,79; variazione %: 18,98%). Inoltre, l'allenamento sensomotorio e gli esercizi mente-corpo sembrano essere più efficaci per SSS, e gli esercizi attivi specifici del nervo e gli esercizi mente-corpo per migliorare la PDS. I risultati hanno importanti implicazioni cliniche poiché suggeriscono che l'esercizio fisico può essere considerato un intervento efficace per la gestione della CIPN.

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