L'affaticamento mentale (MF) è uno stato psicobiologico causato da un periodo prolungato di impegnativa attività cognitiva. Un numero crescente di persone soffre di MF. Gli studi hanno riportato che le persone associate alla professione medica, come gli infermieri e le persone guarite e isolate, possono soffrire di MF. Questa sua prevalenza può coinvolgere molti aspetti della vita quotidiana. La MF provoca una sensazione acuta di stanchezza e una ridotta capacità cognitiva. Gli studi hanno dimostrato che le persone esposte ad una manipolazione ad alto esaurimento hanno riferito di sentirsi più stanche rispetto a quelle esposte ad una a basso esaurimento. Questi soggetti hanno poi mostrato livelli differenziali di autocontrollo (l'autocontrollo, self-control, è il processo che consente agli organismi di superare, inibire o arrestare impulsi, emozioni e stati d'animo, pensieri o comportamenti per raggiungere un obiettivo a lungo termine). La letteratura sull'esaurimento dell'autocontrollo ha mostrato che ci sono molti effetti negativi quando le sue risorse risultano scarse. Ad esempio, le diete sono state interrotte più facilmente, c'è stata una maggiore tentazione di indulgere nell'alcol e imbrogliare più spesso. Quindi, le persone con scarso autocontrollo potrebbero avere meno probabilità di seguire le linee guida sulla salute. Gli atleti che esercitano un autocontrollo nelle competizioni intense andrebbero incontro ad una sua diminuzione che porterebbero alla MF. Uno studio ha rilevato che i soggetti che si trovavano in una situazione di esaurimento non erano capaci di regolare i propri impulsi e avevano prestazioni peggiori in un'attività di lancio di freccette. Il modello di forza dell'autocontrollo ("The strength model of self-control") è quello più popolare utilizzato per spiegare i processi alla base della MF. Il modello afferma che l'autocontrollo è regolato da una globale metaforica risorsa o forza con una capacità limitata. Secondo questo modello, un suo primo atto può esaurire la propria forza di autocontrollo, che non si ricostituisce immediatamente dopo (Ego Depletion, esaurimento dell'ego). Le prestazioni, durante un secondo compito, possono risultare compromesse e potrebbero non essere eseguite in modo efficiente rispetto ad uno stato in cui si ha completa disponibilità di autocontrollo e, in questa situazione, i soggetti sono meno capaci di resistere a tentazioni immediate, impulsi e abitudini ben apprese. Inoltre, l'esaurimento dell'Io (Ego Depletion, termine coniato per riferirsi allo stato di risorse ridotte in seguito ad uno sforzo di autocontrollo) è stato collegato al divario intenzione-comportamento. Per seguire un intenso programma di esercizio fisico, le persone devono resistere alle tentazioni immediate (ad esempio, incontrare amici) e costringersi a seguire i loro programmi di allenamento. Tuttavia, in uno stato di esaurimento, è meno probabile che gli individui applichino lo sforzo necessario per resistere a tentazioni, impulsi e abitudini ben apprese. Quindi, avere alti livelli di forza di autocontrollo sembra essere vantaggioso per le prestazioni in un'ampia varietà di contesti sportivi e non sportivi. Tuttavia, si sa poco su come le risorse dell'autocontrollo esaurite possano essere reintegrate. Esistono in letteratura prove scientifiche che indicano che il Mindfulness Training abbia effetti positivi sul meccanismo di autoregolazione. In un'attività di questo tipo (Mindfulness), i soggetti mirano a focalizzare la loro attenzione su una particolare esperienza ed essere pienamente consapevoli di questa esperienza, come il proprio respiro e le sensazioni che evoca in varie parti del corpo. La Mindfulness ha mostrato effetti positivi su diversi aspetti dell'autocontrollo in ricerche precedenti. Nello studio di Cao et al. (Int J Environ Res Public Health. 2022 Jun 26;19(13):7825. doi: 10.3390/ijerph19137825) gli autori hanno condotto una revisione sistematica per valutare i possibili aspetti positivi di interventi basati sulla Mindfulness (MBI, mindfulness-based interventions) sul recupero della MF. Sono stati selezionati otto studi, per un totale di 476 soggetti. La loro fascia di età variava da circa 13 a 43 anni. Gli interventi avevano una durata compresa tra i 4 e 15 minuti e consistevano in pratiche di meditazione, ascoltare audio in cui veniva svolto un'attività di Mindfulness. L'MBI ha attenuato direttamente la MF e ha influito positivamente sul recupero psicologico (attenzione, aggressività e divagazioni mentali) e su alcune prestazioni sportive (forza della presa, esercizio di Plank e tiro libero nella pallacanestro), durante uno stato di MF (generato durante i protocolli di studio). Quindi, l'attività di Mindfulness è correlata ad una riduzione della MF. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sul miglioramento del rigore metodologico degli MBI per confermare questi risultati e sull'identificazione degli aspetti di questi interventi che risultano essere più efficaci per attenuare la MF.