Videoregistrazione del congresso del 14 MAGGIO 2022
Videoregistrazione integrale del congresso
Goditi l’esperienza dello storico ELAV Sport Science Day
Video registrazione integrale, un programma veramente ricco di contenuti all’insegna della scienza applicata all’allenamento.
A supporto del futuro delle SCIENZE MOTORIE
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APERTURA E PRESENTAZIONE CONGRESSO
Claudio Giorgi (Roma)
Enrico Guerra (Perugia)
Damiano Molinaro (Torino)
Denis Pauletto (Padova)
CLAUDIO GIORGI (Roma)
Ingegnere, tesserato dal 1974 con la FIHP (ora FISR), allenatore di 3° livello federale e 4° livello CONI, tecnico federale con la FIHP/FISR e insignito della Palma di Bronzo e d’Argento al Merito Tecnico dal CONI. Insegnante di Biomeccanica presso l’ISEF/IUSM dal 1997 al 2006, ricercatore specializzato in biomeccanica e analisi del movimento e insegnante di biomeccanica presso varie Federazioni Sportive Nazionali. Collabora con ELAV dalla sua istituzione.
ENRICO GUERRA (Perugia)
Docente a Contratto presso l’Università di Perugia, è ritenuto uno dei maggiori esperti italiani di Metodologia dell’Allenamento di cui si occupa da sempre. Come preparatore professionista colleziona oltre 50 medaglie tra titoli nazionali, mondiali e olimpici ricevendo numerosi premi al merito. Ricopre importanti incarichi internazionali nella R&S industriale per lo sport e oggi è Direttore della Ricerca e Sviluppo di ELAV.
DAMIANO MOLINARO (Torino)
Laurea in Fisica e in Scienze Motorie. E’ stato Direttore Tecnico di Club Virgin Active Italia dove ha anche ricoperto incarico di docente nazionale. Ex Docente di Biomeccanica presso l’Università degli Studi di Genova, oggi Docente e membro della divisione Ricerca e Sviluppo di ELAV per cui si occupa dell’area biomeccanica, allenamento della forza e dell’ipertrofia nonché di overview.
DENIS PAULETTO (Padova)
Laurea in Scienze Motorie e Certificazione ELAV Top Level. Si occupa di Fitness a vario titolo e di Sport in qualità di preparatore per pallavolo, baseball e tennis. Nello sci alpino, suo sport di riferimento, è stato anche Direttore Tecnico della Nazionale di San Marino ai Giochi Olimpici di Pyeongchang. Docente e membro della divisione Ricerca e Sviluppo di ELAV, ricopre il ruolo di Coordinatore del Progetto Smart Academy.
SPORT PERFORMANCE SESSION
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Stato di idtratazione nel bodybuilding agonistico
Damiano Molinaro (Torino)
DAMIANO MOLINARO
Laurea in Fisica e in Scienze Motorie. E’ stato Direttore Tecnico di Club Virgin Active Italia dove ha anche ricoperto incarico di docente nazionale. Ex Docente di Biomeccanica presso l’Università degli Studi di Genova, oggi Docente e membro della divisione Ricerca e Sviluppo di ELAV per cui si occupa dell’area biomeccanica, allenamento della forza e dell’ipertrofia nonché di overview.
Nel bodybuilding agonistico, gli atleti vengono giudicati in base al livello di ipertrofia dei muscoli, al condizionamento (bassa percentuale del grasso corporeo) e alla simmetria (proporzioni muscolari e scheletriche). Per ottenere il fisico desiderato, i bodybuilders utilizzano regimi dietetici e di allenamento rigorosi, soprattutto nei mesi vicini alla competizione, in particolare nella settimana che la precede (Peek Week, settimana di picco). Come incidono queste manipolazioni nutrizionali sullo stato d’idratazione dell’atleta? E, soprattutto, portano a delle modificazioni corporee che hanno effetti positivi per la gara?
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La valutazione strutturata della composizione corporea dell’atleta
Francesco Campa
FRANCESCO CAMPA
Laurea Triennale in Scienze Motorie, Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Sportive con votazione 110 su 110 e lode presso l’Università di Bologna, Dottorato di ricerca in antropometria sportiva. Attualmente, la sua attività di professore a contratto e assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna verte principalmente sullo studio della composizione corporea e le relazioni con la performance sportiva in atleti di élite.
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Evoluzione delle tecniche di partenza nel pattinaggio velocità e loro analisi
Giorgi Claudio
CLAUDIO GIORGI
Ingegnere, tesserato dal 1974 con la FIHP (ora FISR), allenatore di 3° livello federale e 4° livello CONI, tecnico federale con la FIHP/FISR e insignito della Palma di Bronzo e d’Argento al Merito Tecnico dal CONI. Insegnante di Biomeccanica presso l’ISEF/IUSM dal 1997 al 2006, ricercatore specializzato in biomeccanica e analisi del movimento e insegnante di biomeccanica presso varie Federazioni Sportive Nazionali. Collabora con ELAV dalla sua istituzione.
Tradizionalmente il pattinaggio velocità era una delle “riserve di caccia” per gli italiani ai campionati europei e mondiali, in particolare nelle prove brevi. Il regolamento di 50 anni fa prevedeva una partenza comandata dallo starter, e la tecnica esecutiva era omogenea per tutti gli atleti, che eseguivano una partenza laterale. Nei primi anni ’80 il regolamento cambiò verso una partenza “libera”, ad imitazione dello sci, tanto che si introdusse un analogo cancelletto di partenza. A causa di questo vennero sperimentate varie modalità di partenza, che avevano tutte in comune l’obiettivo di avviare il cronometro possedendo già una significativa velocità iniziale. Negli ultimi anni è stata reintrodotta la regola della partenza comandata, il che rimette nuovamente in gioco la vecchia e ormai quasi dimenticata partenza laterale. Presentiamo una breve panoramica degli studi effettuati nel tempo, con particolare attenzione alle esigenze che abbiamo oggi per restituire ai nostri atleti la prontezza in partenza che è stata dimenticata in decenni di tecniche esecutive libere. E magari per tornare ai vertici delle classifiche internazionali, che non ci vedono più da troppo tempo.
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Le risposte visuomotorie espresse negli esseri umani sono modulate da aspetattive cognitive
Samuele Contemori
SAMUELE CONTEMORI
Dottore magistrale in Scienze Motorie, è autore di pubblicazioni scientifiche internazionali su controllo sensomotorio e biomeccanica. E’ attualmente dottorando presso la University of Queensland (Australia) dove conduce ricerca sui circuiti subcorticali per il controllo rapido delle risposte visuomotorie negli esseri umani, e sulla loro influenza sul comportamento motorio volontario.
Le risposte visuomotorie espresse negli esseri umani suggeriscono un contributo subcorticale alle trasformazioni sensomotorie degli stimoli visivi. In questa relazione verrà mostrato come tali risposte sono influenzate da informazioni esplicite riguardanti la probabile locazione dello stimolo visivo. Gli effetti di tali informazioni anticipatorie sulle risposte motorie espresse suggeriscono una modulazione cortico-subcorticale sull’ipotetico circuito subcorticale che è responsabile di tali risposte a breve latenza.
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Reagire alle perturbazioni e allenare i movimenti non preprogrammati
Gennaro Boccia
GENNARO BOCCIA
Ricercatore presso L’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, dove da più di 10 anni si occupa di valutazione della funzione neuromuscolare. Dopo la laurea magistrale in Scienza e tecnica dello sport e dell’allenamento ha svolto un dottorato di ricerca focalizzandosi sugli aspetti metodologici dell’elettromiografia di superficie. È docente di Teoria dell’Allenamento nel Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive.
La maggior parte degli esercizi (e dei test) neuromuscolari si basa su movimenti preprogrammati: l’alteta sa quale compito dovrà eseguire. Tuttavia, la maggior parte degli infortuni avviene in condizioni non preprogrammate o in risposta a perturbazioni. Come possiamo colmare questo divario? Come facciamo ad allenare la risposta alle perturbazioni? Partendo da alcuni principi fondamentali del controllo motorio vedremo come strutturare delle esercitazioni che addestrino modificare il programma motorio durante l’esecuzione di salti, atterraggi e cambi di direzione.
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Dalla Match Analysis alla Sport Intelligence: la figura del Data Analyst
Bruno Ruscello
BRUNO RUSCELLO
Dottore di Ricerca in Scienze dello Sport e in Ingegneria Industriale, docente presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e l’Università Telematica “San Raffaele”. Si occupa di Metodologia della Ricerca Scientifica e Statistica, della Metodologia dell’Allenamento, della Biomeccanica, della Match/Performance Analysis. Già Allenatore e Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali della FIH. Coordinatore del Centro Studi della FIDS e Tecnico dell’Area Performance delle Squadre Nazionali della FIGH.
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Comportamento delle unità motorie durante le contrazioni isometriche in individui allenati alla forza
Francesco Felici
FRANCESCO FELICI
Medico specialista in Medicina dello Sport, è professore ordinario di Fisiologia umana all’Università di Roma “Foro Italico”. E’ Autore di più di 100 lavori a stampa; i suoi interessi scientifici sono centrati nell’area del movimento umano con particolare riferimento al controllo neurale del movimento. Collabora con gruppi di ricerca nazionali ed internazionali e coordina il corso di Dottorato in Scienze del Movimento umano e dello Sport.
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Energia vibratoria nel potenziamento muscolare: stato dell’arte
Enrico Guerra
ENRICO GUERRA
Docente a Contratto presso l’Università di Perugia, è ritenuto uno dei maggiori esperti italiani di Metodologia dell’Allenamento di cui si occupa da sempre. Come preparatore professionista colleziona oltre 50 medaglie tra titoli nazionali, mondiali e olimpici ricevendo numerosi premi al merito. Ricopre importanti incarichi internazionali nella R&S industriale per lo sport e oggi è Direttore della Ricerca e Sviluppo di ELAV.
La vibrazione è un’oscillazione meccanica, cioè una modificazione periodica di forza, accelerazione e spostamento nel tempo. L’utilizzo delle vibrazioni è diventando un metodo di allenamento neuromuscolare che ha recentemente ricevuto popolarità come metodo potenziale per migliorare la forza e la potenza muscolare. L’obiettivo dell’intervento vuole fornire una panoramica di questa metodica in relazione alla prestazione sportiva. Per l’allenatore, la vibrazione può rappresentare un ulteriore mezzo per il condizionamento atletico che può essere utilizzato insieme ad altri metodi di allenamento?
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L’effetto postactivation performance enhancement non localizzato
Sandro Bartolomei
SANDRO BARTOLOMEI
Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Università di Bologna dal 2021. Precedentemente Post Doc Associate, University of Central Florida. Dottore di Ricerca in Scienze del Movimento. Laurea Magistrale e Scienze e Tecniche delle Attività Sportive, Laurea in Tecniche Ortopediche. Preparatore della Nazionale Italiana Maschile di Hockey su Prato dal 2018.
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Come monitorare il carico interno dell’atleta durante esercizio intermittente
Andrea Nicolò
ANDREA NICOLO’
Ph.D. in Scienze dello Sport, dell’Esercizio Fisico e dell’Ergonomia e attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Le sue principali linee di ricerca riguardano il controllo ventilatorio durante esercizio, il monitoraggio respiratorio in diversi contesti applicativi, lo sviluppo di test e metriche per prescrivere e monitorare l’esercizio. E’ Chair della commissione tematica “Sports Sensors” all’interno dell’IEEE Sensors Council Italy Chapter.
Moltissime discipline sportive sono di natura intermittente (es. giochi sportivi) o utilizzano l’allenamento intermittente come mezzo di allenamento. Tuttavia, questa tipologia di esercizio nasconde problematiche relative alla corretta quantificazione del carico interno dell’atleta. Una soluzione interessante riguarda il monitoraggio della frequenza respiratoria, che è un ottimo indicatore di sforzo, risponde in maniera molto rapida alle variazioni di intensità e può essere facilmente misurata con dispositivi indossabili.
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Mouth rinse: effetti sulla performance e meccanismi d’azione
Alessandro Stranieri
ALESSANDRO STRANIERI
Docente a contratto presso l’Università di Urbino, Biologo abilitato, Chinesiologo, docente e membro della divisione Ricerca e Sviluppo di ELAV. Laurea quadriennale in Scienze Motorie, Laurea magistrale in Biological Sciences, Specializzazione in Salute ed Efficienza Fisica, Master di II° livello in Fisiologia Clinica dell’Esercizio Fisico, Dottore di ricerca in Scienze della Vita, Salute e Biotecnologie. Si occupa delle relazioni tra prevenzione, patologie, nutrizione ed esercizio fisico.
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FITNESS AND MEDICAL EXERCISE SESSION
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Dimagrimento localizzato e prevenzione primaria
Denis Pauletto
DENIS PAULETTO
Laurea in Scienze Motorie e Certificazione ELAV Top Level. Si occupa di Fitness a vario titolo e di Sport in qualità di preparatore per pallavolo, baseball e tennis. Nello sci alpino, suo sport di riferimento, è stato anche Direttore Tecnico della Nazionale di San Marino ai Giochi Olimpici di Pyeongchang. Docente e membro della divisione Ricerca e Sviluppo di ELAV, ricopre il ruolo di Coordinatore del Progetto Smart Academy.
E’ noto già da tempo come l’esercizio fisico influisce sullo stato di salute, ma il dimagrimento, ed in particolare quello localizzato è in grado di fungere da agente preventivo nell’insorgenza delle malattie? I depositi adiposi non rispondono in egual modo allo stimolo dell’esercizio fisico, tuttavia esistono evidenze scientifiche che dimostrano come sia possibile localizzare l’intervento dimagrante. L’adipe in quanto co-fattore nell’insorgenza delle malattie o effetto della malattia stessa rappresenta un punto nevralgico che può essere attaccato dall’esercizio fisico elevando quest’ultimo a vero e proprio fattore preventivo/terapeutico.
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Arterial stiffness e allenamento nel contesto delle patologie croniche
Matteo Francolini
MATTEO FRANCOLINI
Consegue il diploma ISEF presso l’Ateneo di Urbino nel 1997, ottenendo, successivamente, anche la Laurea quadriennale in Scienze Motorie con indirizzo tecnico sportivo presso l’Università di Urbino. Al termine del corso di studi universitario partecipa, come collaboratore esterno, presso la Facoltà di Scienze Motorie di Urbino, all’attività didattica del Corso di Sport e Medicina, trattando i temi di attività fisica nelle patologie cardiovascolari.
Nel 1999 inizia l’attività di preparatore atletico nell’abito del Tennis femminile professionistico. Nello stesso periodo frequenta corsi di specializzazione in Psicologia dello Sport presso il CONS di San Marino, corsi tenuti dal Prof. Guido Robazza e Gianfranco Gramaccioni dell’ AIPS (Associazione Italiana della Psicologia Sportiva). Inizia una collaborazione con il Prof. Gramaccioni nell’abito della preparazione atletica e allenamento mentale, presso la Magic Tennis Academy di Jesi.
Nel 2001 segue a Roma, presso il CERTAG (Centre d’Etudes et de Recherches en Thérapie d’Approche Global), il Corso di Terapia Manuale e Posturale Mézières. Nello stesso anno frequenta i corsi di PANCAFIT Metodo Raggi e di Tecniche miotensive, iniziando una stretta collaborazione con numerosi studi di fisioterapia. Dal 2003 ad oggi pratica Posturale Mézières presso il proprio studio privato in collaborazione con Osteopati. Nel 2006, in concomitanza all’attività di Chinesiologo e Posturologo, avvia una collaborazione con il Reparto di Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale San Salvatore PESARO per la redazione di un Registro per l’infarto di tipo STEMI (Registro STEMI). Una profonda attività di tipo clinico-statistico, porta alla creazione di un vero e proprio sistema di ottimizzazione del servizio mediante raccolta dati, sistema ad oggi ancora in uso presso UTIC del Presidio Ospedaliero San Salvatore di Pesaro dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord. Nel 2009, presso la Facoltà di Scienze Motorie di Urbino, consegue con il massimo dei voti il Master di II° livello in Fisiologia Clinica dell’Esercizio Fisico. Nel 2010, avvia molti Progetti di prevenzione primaria e secondaria basati sull’implementazione di Programmi di Esercizio Fisico, in collaborazione con enti pubblici (Comuni e Associazioni). Dal 2013 al 2014 svolge l’attività di Fisiologo Clinico presso il Servizio di Fisiologia Clinica dell’Esercizio Fisico dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord e nello stesso periodo frequenta molti corsi di specializzazione in Test Cardio-polmonare, attività fisica in pazienti cardiopatici, diabetici, oncologici e pneumologici, Counselling nell’ambito dell’esercizio fisico adattato, elettrocardiografia. Segue corsi come Istruttore di Fitwalking e Nordic Walking, attività che ha portato all’allenamento supervisionato di pazienti diabetici e cardiopatici per la partecipazione ad una camminata sportiva di 21 km, all’interno di un evento sportivo podistico significativo quale la Maratona.
Ad oggi collabora con Area Vasta 1 Pesaro (Centro Permanente di Promozione alla salute) e Associazione Diabetici, come Referente tecnico-scientifico nell’ambito di Programmi di Esercizio Fisico nel paziente diabetico. È stato relatore in diversi convegni con tema Esercizio Terapia, la nuova frontiera del movimento. Ha pubblicato alcuni articoli divulgativi per alcune riviste come Sport e Medicina della EDI ERMES e Camminare della Fusta Editore.
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Rimodellamento delle Fibre Muscolari durante l’Esercizio: ruolo di pH e Temperatura
Feliciano Protasi
FELICIANO PROTASI
Laureato in Scienze Biologiche nel 1991 all’Università di Perugia, il Dr. Protasi si è trasferito negli Stati Uniti nel 1993 ove ha trascorso quasi 10 anni tra la University of Pennsylvania (Philadelphia) e la Harvard Medical School (Boston). Arrivato in Italia nel 2002, Il Dr. Protasi ha sviluppato le sue linee di ricerca finanziate principalmente da Telethon e dall’Istituto della Sanità USA.
Gli ambienti extracellulari che bagnano le cellule del nostro organismo sono ricchi di calcio (Ca2+). Nonostante per anni si sia pensato che il Ca2+ extracellulare non fosse importante per il funzionamento delle fibre muscolari, oggi sta diventando chiaro come il suo utilizzo durante l’esercizio di resistenza sia importante per ridurre o ritardare l’insorgenza della fatica. Circa 5 anni fa il laboratorio del Prof. Protasi ha identifico giunzioni intracellulari che si formano durante l’esercizio che sono responsabili del recupero di Ca2+ extracellulare. Queste strutture, importanti per ridurre o ritardare l’insorgenza della fatica muscolare, sono state chiamate Ca2+ Entry Units (traduzione: Unità per l’Ingresso di Ca2+) e sono la sede di Store-Operated Ca2+ Entry (SOCE), un meccanismo misurato nel muscolo per la prima volta circa 20 anni fa. I segnali intracellulari che permettono l’assemblaggio delle Ca2+ Entry Units durante l’esercizio non sono ancora stati identificati, ma dati recenti e non ancora pubblicati raccolti dal laboratorio del Prof. Protasi indicano come la diminuzione di pH e l’aumento di temperatura (due parametri che cambiano in maniera transitoria durante l’esercizio) favoriscano entrambi l’assemblaggio di queste giunzioni.
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Identificazione di estratti erboristici in grado di favorire il trofismo muscolare e contrastare la sarcopenia
Guglielmo Sorci
Francesca Riuzzi
GUGLIELMO SORCI
Docente ordinario di Anatomia Umana presso l’Università di Perugia, vicedirettore dell’Istituto Interuniversitario di Miologia, e coordinatore del corso di formazione in Advanced Myology (UniPG). Coordina diversi progetti di ricerca sull’atrofia e distrofia muscolari. Ha partecipato al progetto Myogravity, che ha previsto l’invio di cellule muscolari a bordo della stazione spaziale internazionale. E’ coautore di numerose pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi.
FRANCESCA RIUZZI
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Massa e funzionalità muscolari sono determinate da un equilibrio dinamico tra sintesi e degradazione proteica. Condizioni patologiche, malnutrizione, uso di glucocorticoidi e inattività fisica determinano atrofia muscolare per eccessivo catabolismo proteico. L’atrofia muscolare legata all’invecchiamento (sarcopenia) rappresenta un problema sanitario poiché rende gli anziani più fragili, aumentando il rischio di cadute e perdita dell’autosufficienza. Negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione verso l’impiego di estratti erboristici per influenzare processi biologici in virtù dei principi attivi in essi contenuti. Nei nostri laboratori abbiamo identificato, a partire da oltre 100 piante officinali, estratti erboristici in grado di favorire il trofismo muscolare e contrastare l’atrofia muscolare in vitro, configurandosi come potenziali integratori per sostenere la massa muscolare nello sportivo e contrastare la sarcopenia nell’anziano
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Sarcopenia ed esercizio fisico: studies and benefits
Matteo Bonato
MATTEO BONATO
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La sarcopenia è un processo fisiopatologico associato all’invecchiamento caratterizzata dalla progressiva perdita di massa muscolare, comportando una riduzione di forza e funziona muscolare con un conseguente aumento del rischio di cadute, fratture, disabilità fisica e morte prematura. Questa debolezza muscolare può rendere difficile lo svolgimento delle attività quotidiane e quindi portare all’inattività, che a sua volta porta alla perdita di massa muscolare. Al contrario la pratica di attività fisica può invertire la perdita e la debolezza muscolare. Recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che l’attività fisica può contrastare alcuni dei fattori predisponenti la sarcopenia promuovendo un aumento della densità mitocondriale, un aumento del turn-over proteico e ripristinando i livelli dei segnali molecolari coinvolti nel controllo motorio e nella funzione muscolare. Scopo di questa presentazione sarà quello di illustrare le più recenti evidenze scientifiche sulla sarcopenia e sulla sua prevenzione attraverso l’esercizio fisico con l’obiettivo di ridurre il peso di questa malattia in termini di salute fisica e qualità della vita.