Obiettivo: valutare le associazioni tra l’assunzione degli alimenti che fanno parte della dieta mediterranea e la diffusione dei markers di infiammazione in un ampio gruppo di soggetti asintomatici ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Partecipanti e metodologia: I soggetti che hanno preso parte alla ricerca sono 339 uomini e 433 donne di età compresa tra 55 e 80 anni ad alto rischio cardiovascolare a causa del diabete o di almeno tre classici fattori di rischio cardiovascolare. L’assunzione di cibo del campione è stata regolata da un questionario semi-quantitativo sulla frequenza dei pasti. Le concentrazioni nel siero della proteina C-reactive (CRP) ad alta sensibilità sono state misurate attraverso immunonefelometria e invece quelle dell’interleuchina-6 (IL-6), della molecola-1 di adesione intracellulare (ICAM-1) e della molecola-1 di adesione della cellula vascolare (VCAM-1) sono state misurate dall’ enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Risultati: Dopo aver normalizzato il campione per età, sesso, indice di massa corporea, diabete, fumo, uso di statine, medicine, antinfiammatori non steroidei e aspirina, una maggiore assunzione di frutta e cereali è stata associata con una minore concentrazione di IL-6 (P<0.0005). I soggetti con la più consistente assunzione di noccioline e olio extravergine di oliva, mostravano una minore concentrazione di VCAM-1, ICAM-1, IL-6 e CRP; anche se per ICAM-1 questa differenza era statisticamente significativa nel caso dell’assunzione di noccioline (per la significatività 0.003) e per VCAM-1 lo fosse per l’assunzione di olio extravergine di oliva (P per la significatività 0.02). I soggetti con una più stretta aderenza alla dieta mediterranea non hanno mostrato concentrazioni significativamente più basse dei markers dell’infiammazione (P<0.1 per VCAM-1 e ICAM-1). Conclusioni: In soggetti ad alto rischio cardiovascolare che vivono nelle regioni mediterranee, l’assunzione di cibi appartenenti ad una dieta tipicamente mediterranea (frutta, cereali, olio extravergine di olive, noccioline) sembra associarsi a concentrazioni inferiori nel siero dei markers infiammatori specialmente quelli legati alla funzione endoteliale. J Salas-Salvadó, A Garcia-Arellano, R Estruch, F Marquez-Sandoval, D Corella, M Fiol, E Gómez-Gracia, E Viñoles, F Arós, C Herrera, C Lahoz, J Lapetra, J S Perona, D Muñoz-Aguado, M A Martínez-González and E Ros for the PREDIMED Investigators European Journal of Clinical Nutrition (2008)