Fasi Del Ciclo Mestruale E Sintesi Proteica Muscolare

Fasi Del Ciclo Mestruale E Sintesi Proteica Muscolare

Le donne in premenopausa vengono spesso escluse dalla ricerca sulla fisiologia dell’esercizio, in quanto si presume che gli ormoni ovarici del ciclo mestruale possano influenzare i risultati metabolici, prestazionali o muscolari. Sebbene lo scopo primario degli ormoni ovarici (estradiolo, E2 e progesterone, P4) sia la funzione riproduttiva, è stato proposto che le vie di segnalazione degli estrogeni possano essere coinvolte in vie e processi che influenzano gli adattamenti muscolari all’esercizio.

Uno studio ha riportato che gli ormoni ovarici inibiscono il turnover proteico e la crescita muscolare nei ratti ovariectomizzati (rimozione chirurgica di una o entrambe le ovaie). Inoltre, è stato dimostrato che l’ovariectomia (OVX) compromette la ricrescita del muscolo scheletrico atrofizzato e che gli estrogeni regolano la riparazione e il rimodellamento muscolare.

Tuttavia, il modello OVX non è applicabile agli esseri umani (almeno a quelli non sottoposti a isterectomia, la rimozione dell’utero) e le influenze degli ormoni ovarici sul muscolo scheletrico durante il ciclo mestruale negli esseri umani sono poco comprese.

Nello studio di Colenso-Semple et al. (J Physiol. 2025 Mar; 603(5):1109-1121. doi: 10.1113/JP287342), gli autori hanno valutato l’influenza della fase del ciclo mestruale sulla sintesi proteica muscolare e sulla degradazione delle proteine ​​miofibrillari in risposta ad esercizio con sovraccarichi.

Sono state selezionate dodici giovani donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Tutte le partecipanti hanno riferito di avere un ciclo mestruale regolare, e di non aver utilizzato alcun tipo di contraccettivo ormonale per almeno sei mesi prima dello studio.

Le partecipanti si sono allenate per un periodo di sei giorni durante due fasi del ciclo, in ordine randomizzato: fase follicolare tardiva (durante questa fase, i livelli di estrogeni raggiungono il loro picco massimo, favorendo la maturazione del follicolo dominante nell’ovaio e preparando l’endometrio per una possibile gravidanza) e fase luteale media (si verifica dopo l’ovulazione e si caratterizza per i livelli più alti di progesterone, prodotto dal corpo luteo; durante questa fase, il corpo si prepara per una possibile gravidanza, con l’ispessimento dell’endometrio e altre modifiche fisiologiche). Le partecipanti hanno eseguito due allenamenti in ciascuna fase, separati da 48h (i soggetti si sono allenati il primo e terzo giorno).

L’allenamento consisteva di 3×10 ripetizioni alla leg extension fino ad esaurimento, definito come l’incapacità di completare una ripetizione attraverso l’intero arco di movimento. Se il soggetto riusciva a completare più di dodici o meno di otto ripetizioni, il peso veniva regolato, aumentandolo o diminuendolo di conseguenza.

Un arto veniva allenato nella fase follicolare tardiva (l’altro era considerato il controllo).

Nella seconda fase (fase luteale media), era allenato l’arto di controllo della prima fase.

All’inizio delle due fasi (primo giorno), è stata eseguita una biopsia muscolare del vasto laterale nell’arto di controllo, mentre dopo le due sessioni di allenamento (al sesto giorno) sono state eseguite biopsie muscolari degli arti sottoposti ad esercizio e di controllo.

I risultati hanno evidenziato che i tassi di sintesi proteica miofibrillare (MPS) in fase follicolare tardiva erano pari a 1,33 ± 0,27% d−1 nell’arto di controllo e 1,52 ± 0,27% d−1 in quello allenato. La MPS nella fase luteale media era pari a 1,28 ± 0,27% d−1 nell’arto di controllo e 1,46 ± 0,25% d−1 in quello allenato.

Si è osservato un effetto significativo dell’esercizio (P < 0,001), ma nessun effetto della fase del ciclo o della sua interazione.

Non vi è stato alcun effetto significativo della fase del ciclo mestruale sulla degradazione proteica miofibrillare (MPB) dell’intero corpo (P = 0,24). Utilizzando una metabolomica imparziale, non si sono osservati cambiamenti fase-specifici degni di nota nei metaboliti circolanti associati ad una particolare fase del ciclo mestruale.

In conclusione, le fluttuazioni degli ormoni ovarici endogeni non hanno influenzato né la MPS né la MPB in risposta ad esercizio contro resistenza.

I dati mostrano quindi che non vi è alcun vantaggio apparente nel pianificare l’esercizio fisico in modo da enfatizzare l’anabolismo indotto dall’esercizio contro resistenza in una fase mestruale rispetto all’altra in donne con mestruazioni normali.