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Allenamento Con Sovraccarichi, Controllo Glicemico E Diabete

Notizia Testuale Free Medical

Il diabete mellito è una malattia cronica che porta a disturbi nel metabolismo dei carboidrati, per la carenza nella produzione e nella secrezione di insulina pancreatica, nel diabete di tipo 1 (T1D), o nella sua azione periferica, nel diabete di tipo 2 (T2D). In entrambe le forme, la malattia è caratterizzata da iperglicemia cronica e cambiamenti nel metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine in relazione all'azione e alla presenza di insulina. Per coadiuvare il controllo glicemico delle persone con T1D, si raccomanda l'associazione di uno stile di vita sano con una dieta equilibrata e una regolare attività fisica, oltre alla somministrazione di insulina esogena e al monitoraggio regolare della glicemia. Durante l'esercizio, infatti, le contrazioni muscolari possono aumentare la permeabilità della membrana cellulare, con un effetto simile all'insulina, portando anche ad una maggiore sensibilità rispetto all'insulina esogena. Negli studi che si sono occupati di esercizio fisico e diabete, la maggior parte ha analizzato l'effetto di esercizi di tipo aerobico o combinando quest'ultimo con quelli con sovraccarichi. Il controllo dell'iperglicemia causata dalla malattia è estremamente importante, perché se mal gestita, a lungo termine, genera complicanze macrovascolari (cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e ictus) e complicanze microvascolari (retinopatia, neuropatia e nefropatia), che incidono sulla qualità della vita delle persone con diabete e determinano costi individuali e collettivi per i sistemi sanitari. In questo contesto, i test dell'emoglobina glicata (HbA1c) vengono spesso utilizzati per valutare il controllo glicemico. L'HbA1c è considerato il test gold standard per valutare il controllo glicemico in individui con T1D. A riguardo, la maggior parte degli studi ha analizzato gli effetti dell'esercizio aerobico e mostrato risultati favorevoli. Tuttavia, l'allenamento con sovraccarichi (RE) ha presentato risposte contraddittorie sul controllo metabolico della HbA1c e di altre variabili cliniche, ed è stato studiato meno. Nello studio di Lima et al. (Arch Endocrinol Metab. 2022; 66(4):533-540. doi: 10.20945/2359-3997000000487) gli autori hanno valutato, utilizzando una revisione sistematica e meta analisi, gli effetti dell'allenamento con sovraccarichi sul controllo glicemico nelle persone con T1D. Sono stati selezionati articoli originali, studi clinici randomizzati e non randomizzati che miravano a verificare le risposte croniche, attraverso le concentrazioni di emoglobina glicata (HbA1c), ad un programma strutturato di esercizio con sovraccarichi, nella glicemia dei pazienti con T1D. Degli inziali 4316 studi, 5 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione e sono stati utilizzati. La durata degli interventi era compresa tra le 12 e 32 settimane. Gli esercizi utilizzavano carichi compresi tra il 50-80% del 1RM. Una riduzione della HbA1c è stata osservata (SMD, standardized mean difference, differenza media standardizzata = -0.568±0.165 [95% CI = -0.891 a -0.246) in pazienti sottoposti ad allenamento con sovraccarichi, rispetto al gruppo di controllo (SMD = 1.006±0.181 [95% CI = 0.653 a 1.360). Due studi, con bambini e adolescenti (età media 11 e 14 anni) e interventi più lunghi, hanno dimostrato una significativa riduzione dell'HbA1c, incremento della forza e un migliore profilo lipidico. allenamento con sovraccarichi risulta essere efficiente per l'assistenza nel controllo glicemico in soggetti con T1D e dovrebbe essere inserito nei piani di trattamento della malattia.
Sebbene l'RE sia considerato essere sicuro ed efficace nella gestione del T2D, resta da chiarire come nei pazienti con T2D le diverse intensità influiscano sui cambiamenti nei livelli di HbA1c, insulina e glicemia. La letteratura esistente mostra risultati equivoci nella modulazione dei biomarcatori del diabete in funzione di questo parametro. Nello studio di Liu et al. (Int J Environ Res Public Health. 2019 Jan 7;16(1):140. doi: 10.3390/ijerph16010140) gli autori hanno eseguito una meta analisi per studiare l'influenza dell'intensità dell'esercizio (intensa come %1RM) sui livelli di HbA1c, insulina e glicemia nei pazienti con diabete di tipo 2. Le intensità sono state suddivise in: da bassa a moderata (20-75% 1RM) e alta (75-100% del 1RM) intensità. Sono stati inclusi ventiquattro articoli per un totale di 962 (491 si sono allenati e 471 era il controllo). L'età media dei pazienti era tra 45 e 71 anni, la durata degli interventi variava dalle 6 alle 52 settimane. La diminuzione dei valori della HbA1c e dell'insulina (non della glicemia) erano associate all'intensità dell'allenamento nei pazienti diabetici dii tipo 2. Sia l'intensità elevata che quella da bassa a moderata hanno ridotto sostanzialmente l'HbA1c. Tuttavia, per l'insulina, solo l'alta intensità ha contribuito ad una riduzione significativa, mentre l'intensità da bassa a moderata non ha avuto alcun effetto. Quindi, un allenamento RE ad alta intensità ha maggiori effetti benefici che uno a bassa-moderata-intensità nel diminuire i livelli di HbA1c e di insulina in pazienti con T2D. Nonostante le linee guida dell'ACSM (American College of Sports Medicine) e dell'ADA (American Diabetes Association) abbiano incluso l'allenamento RT come parte di un programma completo per la gestione efficace del diabete, la sua intensità sembra essere il parametro fondamentale per raggiungere l'obiettivo.

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