CONTESTO: I ricercatori hanno supposto che la coattivazione degli hamstring, durante l'estensione attiva del ginocchio, assista, attraverso l'esercizio di una forza opposta alla traslazione anteriore della tibia, il legamento crociato anteriore, per mantenere la stabilità dell'articolazione.

OBIETTIVO: Confrontare la reciproca coattivazione degli hamstring mentre si eseguono movimenti, isocinetici a bassa o elevata velocità, o a catena cinetica chiusa.

DESIGN: Comparazione, nello stesso soggetto, dei dati raccolti durante l'esecuzione di esercizi isocinetici e a catena cinetica chiusa.

IMPOSTAZIONE: Il progetto si è svolto in un laboratorio di biomeccanica, e sono stati utilizzati un dinamometro isocinetico Cybex e un sistema di raccolta dati Biopac.

PARTECIPANTI: 12 donne sane.

RISULTATI PRINCIPALI E MISURE: Come misura generale dell'attività muscolare è stata utilizzata la media della radice quadrata dell'elettromiografia (rmsEMG).

RISULTATI: L'rmsEMG per la coattivazione degli hamstring, ha mostrato differenze significative rispetto al movimento isocinetico e agli esercizi a catena cinetica chiusa, durante l'estensione del ginocchio, evidenziando una maggiore coattivazione nell'esecuzione di movimenti isocinetici. Inoltre, è stata osservata una maggiore velocità isocinetica durante l'esecuzione dello squat in appoggio monopodalico.

CONCLUSIONI: Questi risultati suggeriscono che i movimenti isocinetici, specialmente se eseguiti ad elevate velocità, sono in grado di aumentare l'attività di coattivazione degli hamstring rispetto all'esecuzione di esercizi a catena cinetica chiusa.

John P Miller, Ronald V Croce. Analyses of isokinetic and closed chain movements for hamstring reciprocal coactivation. J Sport Rehabil. 2007 Nov;16(4):319-25