Studi sulla pressione interdiscale lombare (IDP) in posizione eretta o seduta hanno riportato valori maggiori nella pozione seduta. E' stato ipotizzato clinicamente che la flessione della colonna vertebrale, da seduti, rispetto alla stazione eretta causi una maggiore IDP, una degenerazione del disco o una rottura, e che abbia come conseguenza un dolore alla schiena. L'IDP indica un carico compressivo assiale su un disco non degenerato, ma fornisce poca o nessuna indicazioni riguardo alle forze di taglio, di rotazione e di flessione. In questo articolo sono completamente rivisitati i dati in vivo della IDP sia in stazione eretta che seduti (in dischi non ancora degenerati). Come la metodologia, i risultati e le interpretazioni variano tra i diversi studi, quelli in vivo misurano sia il midollo spinale, il carico fissatore interno spinale che i carichi compressivi che ricevono i dischi. Quando i dati sono considerati nel loro insieme, è chiaro che l'IDP risulta essere simile sia in piedi che seduti. Le assunzioni cliniche relative all'ipotesi che l'IDP seduti sia considerato alla luce degli studi epidemiologici. Gli studi correnti indicano che l'IDP seduti non sia superiore a quella generata dalla posizione eretta, e che questa posizione non abbia un'incidenza maggiore nella degenerazione dei dischi lombari. Se la posizione seduta sia in grado di provocare con maggior frequenza il mal di schiena rispetto alla posizione in piedi è improbabile che il meccanismo sia legato ad un aumento dell'IDP.

Andrew Claus, Julie Hides, G Lorimer Moseley, Paul Hodges. itting versus standing: does the intradiscal pressure cause disc degeneration or low back pain? J Electromyogr Kinesiol. 2008 Aug;18(4):550-8