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Squat Monopodalico E Posizione Del Piede Libero

Notizia Testuale Free Fitness Sport

Gli squat monopodalici (SLS, single-leg squats) a corpo libero sono comunemente usati in contesti di screening, valutazione e (ri)allenamento. Nei programmi di allenamento con sovraccarichi, gli SLS sono utilizzati per ottenere adattamenti ipertrofici, nella forza o resistenza degli arti inferiori. Precedenti ricerche hanno dimostrato che grandezze cinematiche e cinetiche durante i movimenti di SLS a peso corporeo sono influenzate dal posizionamento del piede non in appoggio e dal sesso dell'esecutore, ma le generalizzazioni sono limitate dalla dimensione dei dati riportati. Nello specifico, i dati sono stati forniti articolazione per articolazione e asse per asse quando il ginocchio era piegato al massimo e a sessanta gradi, il che ha portato a considerare 48 variabili discrete (30 cinematiche e 18 cinetiche) in uno studio e 31 variabili discrete (19 cinematiche e 12 cinetiche) in un altro. A fini pratici, risulterebbe essere più utile se fossero effettuati confronti tra variazioni del SLS basate su dati che utilizzano meno variabili e che combinano efficacemente quantità cinematiche e cinetiche durante l'intero movimento. Nello studio di Hirsch et al. (J Strength Cond Res. 2022 Sep 1;36(9): 2417-2426. doi: 10.1519/JSC.0000000000003854) gli autori, utilizzando un modello 3D a segmenti collegati, hanno quantificato il dispendio di energia meccanica (MEE, mechanical energy expenditure) in corrispondenza di ciascuna articolazione (caviglia, ginocchio, anca, colonna lombare) della catena cinetica, il MEE totale (somma del MEE attraverso le suddette articolazioni) e il contributo relativo di ciascuna articolazione al MEE totale durante una prova di SLS, eseguita con il piede elevato posizionato accanto all'arto in appoggio (SLS-laterale), davanti (SLS-davanti) e dietro (SLS-posteriore) al corpo. Il dispendio di energia meccanica corrisponde alla quantità combinata di lavoro positivo e negativo svolto durante le contrazioni concentriche ed eccentriche di un "muscolo" equivalente per ogni articolazione, ed è quantificato integrando i valori assoluti della potenza sviluppata, calcolata moltiplicando il momento articolare netto per la velocità angolare articolare per ogni istante di tempo. Sono stati reclutati trentadue soggetti (16 uomini e 16 donne), che si allenavano per almeno tre volte a settimana, da una popolazione universitaria. L'esecuzione del SLS iniziava con il soggetto in posizione eretta, i piedi appoggiati a terra con il piede dell'arto dominante su una pedana di forza e il piede dell'arto non dominante fuori dalla pedana di forza, con i piedi alla larghezza delle spalle. Le mani dovevano rimanere sui fianchi per tutta la durata della prova. I soggetti avevano due secondi per eseguire lo SSL, due secondi per alzarsi e due secondi di pausa prima di completare un'altra ripetizione. La sequenza era ripetuta per cinque volte. Il punto di massima accosciata non era stabilito a priori, ma in funzione delle capacità del soggetto ("Non andare oltre un intervallo che puoi controllare comodamente. Ciò significa muoverti il più possibile verso il basso mantenendo il controllo del tuo corpo"). La conclusione è che la posizione del piede elevato durante il movimento di SLS influenza la quantità assoluta di MEE a livello della colonna lombare e delle articolazioni dell'anca, del ginocchio e della caviglia dell"arto in appoggio, il MEE totale e il contributo relativo di ciascuna articolazione al MEE totale. Questi risultati offrono un forte supporto alla conclusione secondo cui non tutti gli SLS sono uguali. Circa la metà del MEE totale è stata fornita dall'articolazione del ginocchio in ciascuna variazione, il che significa che i movimenti SLS possono essere classificati come "dominanti per l"articolazione del ginocchio". Rispetto al MEE del ginocchio, la quantità di energia generata/assorbita da altre articolazioni nella catena cinetica era relativamente piccola (cioè, insieme contribuivano per circa il 50% del MEE totale); ciò può essere spiegato dalle differenze tra le articolazioni nello spostamento angolare e nelle grandezze del momento netto, che erano maggiori al ginocchio seguite generalmente da quelle all'anca, alla caviglia e quindi alla colonna lombare. La MEE della caviglia risultava maggiore durante il SLS-anteriore rispetto a SLS-posteriore e SLS-laterale, senza differenze tra SLS-posteriore e SLS-laterale. La MEE dell"anca risultava maggiore durante il SLS-laterale rispetto a SLS-posteriore e SLS-anteriore, senza differenze tra SLS-anteriore e SLS-posteriore. La MEE della colonna lombare risultava maggiore nel SLS-anteriore rispetto a SLS-posteriore, senza differenze tra il SLS-anteriore rispetto al SLS-laterale e SLS-laterale rispetto a SLS-posteriore. Quindi, la MEE della caviglia, dell'anca e della colonna lombare (in termini assoluti e relativi) è cambiata in funzione della posizione del piede sollevato. In tutte le variazioni, gli uomini hanno ottenevano un maggiore MEE totale (in joule) rispetto alle donne, probabilmente a causa della loro maggiore massa corporea media e altezza, che si traduceva in grandezze dei momenti articolari maggiori. Il MEE alla caviglia e all'anca non era diverso tra uomini e donne in nessuna variazione SLS, ma gli uomini spendevano più energia meccanica al ginocchio e alla colonna vertebrale in tutte le varianti. Nel valutare la proporzione del contributo di ciascuna articolazione al MEE totale, tuttavia, l'unica differenza tra i sessi rilevata è stata che la colonna lombare degli uomini ha contribuito maggiormente al totale. Pertanto, è probabile che gli adattamenti strutturali e funzionali provocati dall'esecuzione di SLS in allenamento dipendano anche dalla posizione del piede non in appoggio.

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