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Foam Rolling O Terapia Manuale Nel Recupero Post-Esercizio

Notizia Testuale Free Medical Fitness Sport

Le prestazioni atletiche possono essere potenzialmente compromesse dall'affaticamento muscolare dopo un esercizio dinamico ad alta intensità. L'affaticamento può non solo alterare la struttura muscolare intracellulare, il sarcolemma e la matrice extracellulare, ma anche ridurre la capacità del sistema nervoso centrale di attivare i muscoli portando ad una riduzione della capacità di produrre forza muscolare. Risulta, quindi, necessario un equilibrio ottimale tra allenamento e recupero, e a tale fine sono state proposte diverse tecniche di recupero. La terapia manuale (MT) applicata agli arti inferiori è una delle tecniche più rilevanti utilizzate in ambito clinico. Nello sport, la MT è stata recentemente utilizzato per il recupero. D'altra parte, anche l'automassaggio con Foam Rolling (FR) ha guadagnato popolarità in questo ambito. È stato ipotizzato che IL FR produca benefici simili a quelli tradizionalmente associati alla terapia manuale (MT), ma con un sistema più economico, facile ed efficiente. Nonostante l'uso diffuso di questa tecnica per il recupero degli atleti, non ci sono prove a sostegno dell'efficacia del FR rispetto a MT. Nello studio di Espí-López et al. (J Strength Cond Res. 2023 Jun 1;37(6): e361-e368. doi: 10.1519/JSC.0000000000004383) gli autori hanno voluto valutare gli effetti della tecnica FR in atleti dopo una sessione di esercizi ad alta intensità rispetto ad un protocollo MT su equilibrio dinamico, flessibilità e forza dinamica. È stato condotto uno studio randomizzato controllato (RCT). Sono stati reclutati quarantasette atleti dilettanti nelle discipline del salto ostacoli, di età compresa tra i 18 e i 30 anni (22,2±2,5 anni, range 19-29 anni, 46,81% donne, BMI 21,93±1,62 kg·m-2). I soggetti sono stati assegnati casualmente al gruppo FRT (n = 18, che ha applicato la tecnica FR), al gruppo MT (n = 15, che ha ricevuto un protocollo MT) o ad un gruppo di controllo (n = 14, recupero passivo). In una prima sessione, i soggetti si sono allenati, svolgendo un allenamento ad alta intensità. La sessione di allenamento consisteva in un riscaldamento di otto minuti (corsa al 50% della frequenza cardiaca massima di ciascun soggetto), seguito da quattro prove della durata di 4 minuti di corsa (90-95% della frequenza cardiaca massima), separati da 4 minuti di recupero attivo (rapporto lavoro/recupero = 1:1). La sessione di allenamento terminava con 3 minuti di camminata a 5 km·h-1. La valutazione dello sforzo percepito (RPE) è stata determinata secondo la scala Borg. I soggetti dovevano allenarsi con un punteggio RPE>=15 durante le prove. Dopo l'allenamento, sono stati confrontati gli effetti sull'equilibrio dinamico, flessibilità lombare e dell'anca e forza dinamica degli arti inferiori dopo un protocollo FRT, un protocollo MT e recupero passivo (controllo). Le valutazioni sono state eseguite prima (preintervento) e immediatamente dopo i protocolli (postintervento). Quindi, i soggetti si sono allenati, è stata eseguita una prima valutazione dei parametri, dopo è stato applicato il protocollo di recupero e in seguito è stata eseguita una seconda valutazione. I test valutavano l'equilibrio dinamico, utilizzando lo Star Excursion Balance Test modificato; la flessibilità lombare e dell'anca, rispettivamente con il test di Schober modificato e il test passivo di sollevamento dell'arto esteso (SLRT); e la forza dinamica degli arti inferiori, con lo Standing Long Jump Test. Inoltre, subito dopo ciascun protocollo, è stata valuata la percezione del cambiamento valutata con la Patient Global Impression of Change Scale. La second sessione si è svolta una settimana dopo la prima (follow-up) e sono state ripetute tutte le misurazioni legate ai test. Il protocollo MT è stato applicato da un fisioterapista esperto ed è durato 15 minuti e consisteva in: manipolazione lombo pelvica (con thrust), manipolazione dell'anca anteriore-posteriore (con thrust), manipolazione latero-mediale del ginocchio (senza thrust), manipolazione postero-anteriore dell'articolazione tibiofibulare prossimale (senza thrust) e manipolazione con distrazione del retropiede con thrust. Per ogni tecnica di manipolazione con thrust, era consentito un massimo di due tentativi per ottenere la cavitazione o il pop udibile, come percepito dal terapista. Infine, sono state eseguite tre ripetizioni di 30 secondi di stretching dei muscoli rotatori esterni dell'anca e 5 minuti di manipolazione fasciale sulla regione femoro-rotulea. Il protocollo FR era focalizzato sui gruppi muscolari dei muscoli posteriori della coscia e degli erector spinae. Tutti gli esercizi sono stati ripetuti per 1 minuto, seguito da un recupero di 30 secondi; quindi, la procedura è stata ripetuta per un altro minuto. Questa tempistica è stata scelta perché è stato dimostrato che periodi di 60-90 secondi di pressione continua sono ottimali per il rilascio miofasciale. I soggetti hanno applicato il trattamento a entrambi i gruppi muscolari per 7 minuti e 30 secondi; quindi, anche il massaggio FRT completo è durato 15 minuti. La frequenza di rotolamento è stata standardizzata utilizzando un metronomo impostato a 60 battiti al minuto. I risultati hanno mostrato che, nel gruppo FRT, i punteggi di equilibrio dinamico sono aumentati per entrambi gli arti dopo l'intervento (p = 0,001) e al follow-up (p = 0,001). Questi punteggi erano più alti per il gruppo FRT rispetto al gruppo MT dopo l'intervento (arto destro, p = 0,048) e al follow-up (arto destro: p = 0,049; arto sinistro: p = 0,048), sebbene questa variabile differisse tra i gruppi all'inizio del protocollo sperimentale. In tutti i gruppi, la flessione lombare è aumentata dopo l'intervento (p < 0,05), sebbene sia stata mantenuta solo nel gruppo FRT al follow-up (p = 0,048). In conclusione, la tecnica FRT può risultare più efficace del MT per il recupero dell'equilibrio dinamico in atleti dopo un intenso esercizio fisico. La FRT potrebbe avere un ruolo rilevante nel recupero post-esercizio per prevenire infortuni negli atleti. Sono, comunque, necessarie ulteriori ricerche per stabilire la migliore applicazione dei parametri FRT per massimizzare i benefici.

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