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Tipologia Muscolare E Prestazione

Notizia Testuale Free Fitness Sport

Per ottimizzare il potenziale di forza e ipertrofia di un individuo, è necessaria una corretta manipolazione delle variabili dell'allenamento con sovraccarichi. Due di queste importanti variabili sono il carico di allenamento e il volume. Il carico è generalmente espresso come percentuale della forza massima (%1RM) mentre il volume è spesso espresso come il numero totale di ripetizioni eseguite per esercizio. Esistono grandi variazioni interindividuali nel numero di ripetizioni eseguite fino a cedimento con una data percentuale del 1RM per un dato esercizio. La tipologia muscolare potrebbe essere un fattore chiave mancante per comprendere questa elevata variabilità. I muscoli scheletrici umani sono composti da un insieme di fibre a contrazione lenta (tipo I) e fibre a contrazione rapida (tipo IIa e IIx). Questa distribuzione del tipo di fibra mostra un'elevata variazione interindividuale che va dal 15% all'85% di fibre a contrazione rapida e può caratterizzare le persone come soggetti dominanti a tipologia lenta (ST), a tipologia intermedia (IT) o a tipologia veloce (FT). Nel 2011 è stata sviluppata un'alternativa non invasiva alla biopsia per misurare la tipologia muscolare, basata sulla misurazione della concentrazione della carnosina muscolare utilizzando la spettroscopia di risonanza magnetica protonica (1H-MRS). Le fibre a contrazione rapida hanno una concentrazione di carnosina 1,7-2,2 volte superiore rispetto alle fibre a contrazione lenta ed è stata dimostrata una correlazione positiva tra l'area percentuale occupata da fibre a contrazione rapida e la concentrazione di carnosina muscolare (r = 0,71, p = 0,009). Nello studio di Van Vossel et al. (Eur J Sport Sci. 2023 May 14;1-10. doi: 10.1080/17461391.2023.2207077), gli autori hanno analizzato se la tipologia muscolare (composizione del tipo di fibra muscolare) sia correlata alla forza massima e se questo parametro può spiegare l'elevata variabilità interindividuale nel numero di ripetizioni ad esaurimento durante l'allenamento. Un totale di novantacinque soggetti (n = 38 donne) e uomini (n = 57 uomini) hanno partecipato allo studio, definiti principianti che non avevano mai partecipato ad un programma di allenamento strutturato. Sono state determinate la tipologia muscolare e la forza massima di estensione isometrica del ginocchio in tutti i 95 soggetti per studiare la relazione tra le due grandezze. A causa di vincoli metodologici e temporali, è stata misurata direttamente la tipologia muscolare del muscolo soleo, gastrocnemio e vasto laterale e utilizzata una stima approssimativa della tipologia muscolare del muscolo bicipite e tricipite brachiale e ischio crurali. La concentrazione di carnosina di ciascun muscolo è stata convertita in un punteggio z relativo ad una popolazione di controllo, abbinata per età e sesso di soggetti attivi non atleti. I soggetti dello studio sono stati divisi in 3 gruppi in base al loro punteggio z: individui ST (punteggio z < -0,5), individui intermedi (punteggio z tra -0,5 e +0,5) e individui FT (punteggio z > + 0,5). Per valutare la relazione tra tipologia muscolare e numero totale di ripetizioni, 44 soggetti (gruppo ripetizioni) hanno eseguito ulteriori test di forza dinamica massima e 3 serie alla Leg Extension e Biceps Curl fino a cedimento (con il 60% 1RM). I soggetti sono stati selezionati in base alla loro principale tipologia muscolare, lenta o veloce: 21 individui ST (11 maschi), 21 individui FT (10 maschi) e 2 soggetti con tipologia muscolare intermedia (IT, 1 maschio). Per indagare la possibile influenza dell'esercizio o del carico di allenamento sulla relazione tra tipologia muscolare e numero di ripetizioni, i 44 soggetti sono stati ulteriormente suddivisi in due sottogruppi: un gruppo esercizio (n = 21) e un gruppo carico (n = 23). Il gruppo esercizio (11 ST, 6 maschi, 10 FT, 5 maschi) ha eseguito ulteriori Biceps Curl ed Triceps Ext al 60% 1RM fino a cedimento. Il gruppo carico (10 ST, 5 maschi, 11 FT, 5 maschi, 2 IT) ha eseguito gli esercizi aggiuntivi di Leg Extension e Biceps Curl all'80% e al 40% 1RM. Si è trovata una debole ma significativa relazione tra la tipologia muscolare e la massima forza isometrica (r = 0,22, p = 0,03), a favore degli individui con tipologia veloce. Gli individui con tipologia lenta e veloce non differivano nell'1RM per l'arto superiore e inferiore. Il numero totale di ripetizioni era correlato alla tipologia muscolare all'80% (r = -0,42; p = 0,04) e al 60% (p = -0,44; p = 0,003) ma non al 40% 1RM. Gli individui con tipologia lenta hanno eseguito più ripetizioni fino a cedimento al 60% 1RM nella Leg Extension (p = 0,03), nel Leg Curl (p = 0,01) e nel Biceps Curl (p = 0,02). In conclusione, lo studio suggerisce una piccola influenza della tipologia muscolare sulla forza isometrica ma non sulla forza dinamica in soggetti principianti. È interessante notare che la tipologia muscolare sembra essere una caratteristica determinante nel numero di ripetizioni che possono essere eseguite poiché gli individui FT eseguono significativamente meno ripetizioni fino a cedimento durante gli esercizi di Leg Extensions, Leg Curls e Biceps Curls al 60% e all'80% dell'1RM. Di conseguenza, questo studio indica l'importanza di passare dall'utilizzo di tabelle tradizionali a test e prescrizioni di allenamento individualizzati.

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