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Endurance E Stress Cardiaco

Notizia Testuale Free Medical Fitness Sport

Le troponine cardiache I (hs-cTnI) e T (hs-cTnT) ad alta sensibilità e i peptidi natriuretici (BNP e NT-proBNP) sono universalmente riconosciuti come biomarcatori cardiaci di riferimento rispettivamente nei pazienti con sindromi coronariche acute e scompenso cardiaco. Recenti studi hanno dimostrato che questi biomarcatori possono essere aumentati anche in atleti agonisti sani dopo esercizio fisico intenso e prolungato. Tuttavia, non è ancora chiaro se l'aumento di questi biomarcatori cardio-specifici debba essere considerato un normale adattamento fisiologico all'esercizio fisico o un vero e proprio danno miocardico. Si ritiene che la troponina cardiaca rilasciata dopo l'esercizio di endurance provenga dal pool citosolico e non comporti un danno alle parti contrattili dei cardiomiociti. Tuttavia, l'esatto meccanismo che spiega l'aumento della troponina correlato all'attività fisica rimane poco definito. In precedenza, questo fenomeno è stato correlato all'età e all'esperienza degli atleti, alla durata e all'intensità dell'esercizio, influenzando potenzialmente la disidratazione, l'infiammazione o lo squilibrio del pH durante l'esercizio. Nello studio di Perrone et al. (Medicina dello Sport 2023, 76(3):333-42; doi: 10.23736/S0025-7826.23.04354-5), gli autori hanno valutato le concentrazioni della hs-cTnI e NT-proBNP in corridori altamente allenati dopo un'ultramaratona di 50 km. Sono stati selezionati 16 atleti maschi agonisti con età media di 32 anni che hanno partecipato ad una gara di ultramaratona di 50 km. Prima della gara tutti gli atleti sono stati sottoposti ad accertamenti cardiologici in accordo con la normativa nazionale per l'attività sportiva agonistica. Il protocollo di studio prevedeva la raccolta di campioni di sangue 1 ora prima dell'inizio della gara (T0) e 30 minuti dopo la fine della gara. Nessun atleta ha avuto eventi cardiaci avversi o angina o altri sintomi durante o dopo la gara. A T0, i valori di hs-cTnI e NT-proBNP erano negli intervalli di riferimento in tutti gli atleti. L'analisi dei dati ha mostrato che la hs-cTnI è aumentata significativamente da 4,93±1,12 ng/l (T0) a 28,75±11,45 ng/l dopo la gara (T1) (P<0,001). Tra questi atleti, 5 (31,25%) avevano valori di hs-cTnI sopra il 99° percentile URL (Upper Reference Limit, il 99° percentile del limite superiore) di 34 ng/l. Dall'altra parte, anche NT-proBNP è aumentato significativamente da 26,81±8,77 ng/l (T0) a 98,5±38,87 ng/l dopo la gara (T1) (P>0,001). Tra questi atleti, 4 (25%) avevano valori di NT-proBNP sopra il 99° percentile URL di 125 ng/l. I dati hanno dimostrato un aumento significativo di entrambi i biomarcatori cardio-specifici, talora con valori oltre URL, dopo una gara di ultramaratona di 50 km in atleti agonisti con precedenti esami cardiologici normali. Saranno necessari ulteriori studi con un numero maggiore di atleti per comprendere meglio gli effetti dell'esercizio intenso sul cuore degli atleti allenati.

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