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Ottimizzazione Dell'ossidazione Dei Grassi In Soggetti Obesi

Notizia Testuale Free Medical Fitness

L'obesità è una sfida importante e crescente per la salute pubblica caratterizzata da aumento dell'adiposità, infiammazione sistemica cronica e inflessibilità metabolica. Questa malattia non trasmissibile è strettamente legata allo sviluppo di numerosi disturbi cardio-metabolici, tra cui la resistenza all'insulina, stress ossidativo, stato ipertensivo e un profilo aterogeno. Pertanto, l'obesità è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 (T2D) e di malattie cardiovascolari. L'esercizio fisico è considerato un approccio non farmacologico efficace per il trattamento e la prevenzione dell'obesità e dei relativi disturbi cardio-metabolici. Le attuali linee guida sull'esercizio fisico per i pazienti con obesità fornite dall'American College of Sports Medicine e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità si concentrano sull'aumento del dispendio energetico per raggiungere un bilancio energetico negativo e regolare la massa corporea. Tuttavia, prove recenti suggeriscono che dare priorità ai tassi di ossidazione dei grassi anziché al dispendio energetico durante l'esercizio potrebbe essere più conveniente per la prevenzione e la gestione di questa malattia. Infatti, negli ultimi 20 anni, diversi studi hanno dimostrato che l'allenamento eseguito all'intensità che porta alla massima ossidazione dei grassi (FATmax) migliora la composizione corporea, la funzione endocrina, l'efficienza cardiorespiratoria (CRF) e la flessibilità metabolica nei pazienti con obesità e diabete di tipo 2 (Brun JF et al. Nutrients. 14(8):1605, 2022). Nello studio di Chávez-Guevara et al. (Sports Med. 2023 Dec; 53(12):2399-2416. doi: 10.1007/s40279-023-01897-y), gli autori hanno eseguito una revisione sistematica con meta regressione per fornire linee guida sull'intensità dell'esercizio e raccomandazioni sul volume di allenamento per massimizzare l'ossidazione dei grassi nei pazienti con obesità. Per la revisione sistematica sono stati selezionati studi con un disegno trasversale o longitudinale che hanno analizzato la massima ossidazione dei grassi (MFO, Maximal Fat Oxidation) e FATmax (potenza e velocità a cui si verifica la MFO) calcolando i tassi di ossidazione dei grassi attraverso la calorimetria indiretta durante un test da sforzo graduale con fasi di breve durata (< 10 minuti). L'obesità è stata definita in base alla percentuale di grasso corporeo (> 25 per gli uomini; > 35 per le donne) (Pi-Sunyer FX. Proc Nutr Soc. 59(4): 505:9, 2000) e all'indice di massa grassa, calcolato dividendo la massa grassa in chilogrammi per l'altezza in metri al quadrato. (>= 6,6 kg·m2 per gli uomini; >= 9,5 kg·m2 per le donne), valori limite attualmente raccomandati per gli adulti. Inoltre, i bambini e gli adolescenti venivano considerati obesi se il loro valore dell'indice di massa corporea (BMI) era superiore al 95° percentile. Sono stati selezionati sessantaquattro manoscritti; 23 studi hanno reclutato solo uomini (n = 465), 14 studi hanno valutato solo donne (n = 575) e 27 studi hanno incluso individui di entrambi i sessi (n = 6434). La maggior parte dei soggetti valutati erano adulti di mezza età (40-60 anni; 84%) con una scarsa capacità cardiorespiratoria (<= 43 mL·kg-1·min-1; 81%), la MFO riportata variava da 0,27 a 0,33 g·min-1. La frequenza cardiaca relativa al FATmax (coefficiente di variazione CV: 8,8%) ha mostrato una variazione intra-individuale inferiore rispetto al consumo relativo di ossigeno (CV: 17,2%). Inoltre, i livelli di lattato nel sangue al FATmax variavano da 1,3 a 2,7 mmol·L-1 mentre la velocità e la potenza erogata al FATmax variavano rispettivamente da 4 a 5,1 km·h-1 e 42,8-60,2 watt (al cicloergometro). Da notare che un'analisi complementare ha rivelato che la variazione intra-individuale della frequenza cardiaca al FATmax non era influenzata da età, BMI, CRF, ergometro o sesso biologico (non riportato). Pertanto, la frequenza cardiaca assoluta e relativa sembrano essere i parametri più convenienti per stabilire le linee guida per l'esercizio, indipendentemente dalle caratteristiche biologiche del partecipante e dal tipo di esercizio utilizzato a tale scopo. La MFO negli adolescenti era superiore a quella osservata negli adulti giovani e di mezza età (0.32 g min-1, 95% CI 0.23-0.41, vs 0.28 g min-1, 95% CI 0.24-0.32). D'altra parte, l'MFO era più elevato durante la camminata su tapis roulant rispetto al cicloergometro (0.37, 95% CI 0.33-0.42, vs 0.27, 95% CI 0.21-0.32 g min-1). Questi valori supportano i dati riportati in soggetti magri sani e dimostra che l'esercizio su un tapis roulant richiederebbe un volume di allenamento inferiore per ottenere una significativa ossidazione dei grassi rispetto ad un cicloergometro. È interessante notare che una precedente revisione sistematica ha riportato che camminare risulta essere la modalità di esercizio preferita dagli individui con obesità. Pertanto, la camminata su tapis roulant al FATmax potrebbe anche favorire una maggiore aderenza all'allenamento in questa popolazione. La percentuale di grasso corporeo (determinante principale) e l'MFO da soli hanno determinato il 29% della variazione nel FATmax, notando che gli individui con grasso corporeo > 35% hanno mostrato una frequenza cardiaca del 61-66% della FCmax mentre gli individui con < 35% di grasso corporeo hanno mostrato una frequenza cardiaca tra il 57 e il 64% della FCmax. Pertanto, risulterebbe necessario tenere conto della percentuale di grasso corporeo per selezionare un'intensità di esercizio adeguata a massimizzare l'ossidazione dei grassi. Concludendo, per stabilire i valori di riferimento FATmax nei pazienti con obesità dovrebbe essere utilizzata la frequenza cardiaca relativa piuttosto che il consumo di ossigeno relativo. Una frequenza cardiaca del 61-66% della FCmax dovrebbe essere raccomandata ai pazienti con grasso corporeo > 35%, mentre una frequenza cardiaca del 57-64% della FCmax dovrebbe essere raccomandata ai pazienti con grasso corporeo < 35%. Inoltre, il volume di allenamento deve essere maggiore negli adulti per ottenere un'ossidazione dei grassi simile a quella degli adolescenti, mentre l'esercizio su tapis roulant richiede un volume di allenamento inferiore per ottenere una significativa ossidazione dei grassi rispetto al cicloergometro stazionario (i risultati riportati sono limitati all'esercizio effettuato nello stato di digiuno e non dovrebbero essere utilizzati per la prescrizione di esercizio in stato post-prandiale).

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