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Le Prestazione Da Junior E Da Senior Sono Correlate?

Notizia Testuale Free Sport

Il "talento" nello sport può essere inteso come il potenziale di un giovane atleta per lo sviluppo a lungo termine di un alto livello di prestazione nel futuro nello sport d'élite. La fiducia nel talento di un giovane atleta porta spesso a maggiori investimenti da parte dell'atleta, dei genitori e dei programmi di promozione del talento. L'identificazione del talento nello sport spesso inizia intorno alla pubertà o prima e include la previsione del futuro sviluppo delle prestazioni di un giovane atleta. Nello sport, le previsioni sulle prestazioni future sono la base per l'ammissione a programmi di promozione di talenti, comprese le squadre giovanili e di selezione delle federazioni, le accademie sportive giovanili e i centri di eccellenza. Sebbene negli ultimi anni siano stati sviluppati sistemi di identificazione dei talenti più complessi, la maggior parte delle procedure di selezione hanno un elemento fondamentale in comune: prevedere le prestazioni future in base a quelle passate o attuali. Ma questa idea risulta essere vera? In che misura la prestazione atletica da junior predice quella da senior? I sostenitori di questa teoria presumono che un elevato livello di prestazioni in gioventù sia un prerequisito per lo sviluppo di un elevato livello di prestazioni in età adulta. Questa visione deriva dalle teorie sul talento e sulla competenza ed è in linea con le affermazioni fatte da numerosi ricercatori e operatori specializzati. Gli scettici di questa teoria fanno riferimento a diverse osservazioni empiriche. Innanzitutto, i predittori della prestazione da junior e di quella da senior sono diversi e in alcuni casi opposti. Ad esempio, gli atleti junior di grande successo raggiungono rapidamente traguardi prestazionali, mentre gli atleti senior progrediscono più gradualmente nei loro primi anni. Inoltre, la maturazione biologica precoce (pubertà, scatto di crescita) facilita le prestazioni junior, ma non quelle senior. Allo stesso modo, gli atleti giovani che nascono prima entro il loro anno di età, hanno un vantaggio in termini di prestazioni nell'adolescenza (effetto dell'età relativa, RAE, Relative Age Effect), che diminuisce o è addirittura invertito con l'età adulta. In secondo luogo, molteplici fattori si sviluppano in tempi e ritmi diversi nello stesso soggetto e tra i soggetti (ad esempio, coaching, pratica, acquisizione di competenze, sviluppo psicosociale o supporto sociale). In terzo luogo, quelli che sono considerati i predittori della prestazione non necessariamente lo sono per la perseveranza: molti giovani atleti, compresi quelli junior di grande successo, si ritirano dagli sport agonistici prima dell'età adulta. Nello studio di Barth et al. (Sports Med. 2024 Jan;54(1):95-104. doi: 10.1007/s40279-023-01906-0. Epub 2023 Sep 7), gli autori hanno eseguito una revisione sistematica e metanalisi con l'obiettivo di quantificare la correlazione complessiva tra le prestazioni junior e senior e quindi verificare se le correlazioni variano tra le varie categorie junior e sotto campioni (ad esempio, tipi di sport). Circa tre quarti degli atleti (72,1%) provenivano da campioni internazionali (atleti provenienti da più nazioni, ad esempio partecipanti ai Giochi Olimpici, campionati mondiali o continentali, o atleti elencati nelle classifiche internazionali) e circa un quarto (27,9%) provenivano da campioni nazionali (atleti di una sola nazione). Tutti provenivano da paesi dell'Europa occidentale. In tutti gli studi, l'età media ponderata del campione (in termini statistici) come senior era di 25,7 anni, l'età media minima ponderata come senior era di 20,2 anni e l'età media massima ponderata era di 36,3 anni. Le categorie junior sono state divise utilizzando la suddivisione Junior A, Junior B, Junior C e Junior D, dove Junior A corrispondeva alla categoria di età junior più anziana (nella maggior parte degli sport 17-18 o 18-19 anni); quella Junior B era di due anni più giovane della Junior A; la Junior C era di 2 anni più giovane della Junior B e la Junior D era la categoria di età più giovane all'interno di ogni sport (nella maggior parte degli sport 11-12 o 12-13 anni). La ricerca ha prodotto k = 129 dimensioni dell'effetto da N = 13392 atleti da un'ampia gamma di sport olimpici, di cui il 62% erano maschi e il 38% femmine, dal 2006 al 2021. Sono emersi quattro risultati centrali: (1) nel complesso, la correlazione aggregata meta-analitica tra la prestazione junior e quella senior aveva un valore medio (r medio) = 0,148. Ciò significa che la prestazione da junior spiega solo il 2,2% della varianza della prestazione da senior. (2) I risultati erano robusti (in termini statistici) per tipo di sport, sesso, gamma del livello della prestazione (ampio, dal campionato regionale a quello internazionale, o ristretto, campioni nazionali o internazionali), campioni (in termini statistici) nazionali o internazionali e misure di prestazione di tipo dicotomico (per la misura corrispondente di associazione si è utilizzato il coefficiente Phi; le misure di prestazione dicotomiche hanno registrato se un atleta aveva raggiunto o meno un livello di competizione definito) o continuo (coefficiente r). (3) Gli effetti variavano tra le varie categorie junior: più giovane era la categoria, minore era la correlazione tra le prestazioni junior e senior, con un (r medio) che variava da: = - 0,052 a = 0,215. Cioè, nelle categorie di età junior, la prestazione junior spiegava dallo 0-4,6% della varianza della prestazione senior. La qualità degli studi primari era elevata. I risultati indicano, quindi, che la prestazione da junior ha un valore predittivo minimo, se non nullo, per la prestazione da senior. I risultati sono contrari alle affermazioni delle teorie tradizionali sia sul talento che sulla competenza. Da una punto di vista pratico, la selezione dei talenti inizia tipicamente intorno alla pubertà o in fasce di età più giovani, in cui le prestazioni non sono correlate o sono negativamente correlate con le successive prestazioni senior. Le prove qui presentate sollevano seri interrogativi sull'uso delle prestazioni da giovani per la selezione dei talenti.

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