Obiettivi: Il nostro scopo è stato sia quello di costruire un algoritmo di rischio PROCAM modificato, che incorporasse il BMI/circonferenza della vita in un modello utile alla previsione di eventi coronarici; che quello di valutare quanto sia accurato l'algoritmo, precedentemente stabilito dal PROCAM, per la previsione del rischio coronarico, in pazienti con sindrome metabolica. Alla ricerca hanno partecipato 7134 uomini di età compresa tra i 35 e i 65 anni. Misure: sulla base dei 404 maggiori eventi coronarici (definiti come MI non fatali e morti coronariche) che sono avvenute nei 10 anni di follow-up, è stato costruito un algoritmo di rischio PROCAM che incorporasse il rapporto BMI/circonferenza vita come una variabile fissa per la previsione di eventi coronarici, nel modello di rischio di Cox. La sindrome metabolica è stata definita in base alle linee guida dettate dal NCEP-ATP III Panel. Risultati: Gli uomini a cui è stata diagnosticata la sindrome metabolica (n=2325, prevalenza del 32,6%) hanno avuto una probabilità 2,59 volte maggiore di andare incontro ad un evento coronarico nei 10 anni di follow-up rispetto agli uomini che non avevano la sindrome metabolica. Negli uomini con sindrome metabolica è stato osservato una tasso di eventi coronarici principali del 9,6% che corrispondeva bene a quello stimato dall'algoritmo di rischio PROCAM modificato (10,2%). Sono stati eseguiti dei calcoli comparativi con gli algoritmi PROCAM precedentemente pubblicati e i risultati sono stati molto simili. Conclusioni: entrambi gli algoritmi PROCAM sono in grado di fornire una stima molto accurata per l'accertamento del rischio coronarico nei pazienti con sindrome metabolica. G Assmann, H Schulte and U Seedorf International Journal of Obesity (2008)