L'allenamento ripetuto sovramassimale è un mezzo efficace per migliorare le capacità sia del sistema aerobico che di quello anaerobico. Tuttavia, l'influenza di diversi livello dell'allenamento sovramassimale sulle funzioni del sistema parasimpatico sono ancora sconosciute. SCOPO: Confrontare gli effetti degli sprint ripetuti (RS) rispetto l'allenamento intermittente ad alta intensità (HIT) sulla performance e sulla riattivazione post-esercizio del sistema parasimpatico in atleti adolescenti. METODI: Alla ricerca hanno partecipato quindici adolescenti maschi (età media 15,6 +/- 0,8 anni) e sono stati suddivisi in due gruppi che hanno svolto 9 settimane di RS (ripetute fuori tutto 6 secondi di shuttle test sprint; 14-20 s di recupero; N=8) o HIT (da 15 a 20 s di corsa al 95% della velocità raggiunta alla fine di un fitness test 30-15 (V(IFT)); 15-20 s di recupero; N=7). I gruppi hanno eseguito 2 prove a settimana e hanno mantenuto un carico di allenamento esterno simile. Prima e dopo il protocollo di allenamento, è stata valutata la performance del V(IFT), il countermovement jump (CMJ), il tempo di sprint su 10 m (10 m), la media del tempo degli RS (RSA media), la frequenza cardiaca (HR sub) durante un test di 6 minuti sub massimale (60% V(IFT), mentre la riattivazione parasimpatica è stata valutata durante la fase di recupero (p. e. tempo costante di recupero HR (HRRtau) e la variabilità del HR (HRV). RISULTATI: La funzione parasimpatica, V(IFT) e la media RSA sono state migliorate dopo l'allenamento di HIT ma non con il protocollo RS. In contrasto, le modificazioni del CMJ e del HRsub sono state simili in entrambi i gruppi. Una relazione significativa è stata mostrata tra la diminuzione del valore del HRtau e la media di RSA (r = 0,62, p <0,05; N = 15). CONCLUSIONI: Il protocollo HIT è stato più efficace rispetto l'allenamento RS nel migliorare la funzionalità del sistema parasimpatico post-esercizio e anche la performance fisica. Inoltre, HRRtau, che è stata più sensibile all'allenamento rispetto agli indici HRV, sembra essere fortemente correlato con la misura della performance. Buchheit M, Millet GP, Parisy A, Pourchez S, Laursen PB, Ahmaidi S. Med Sci Sports Exerc. 2008