BACKGROUND: Le anomalie della muscolatura scheletrica e l'intolleranza dell'esercizio sono alla base dell'insufficienza cardiaca cronica. (CHF). Abbiamo valutato se una allenamento con i sovraccarichi selettivo, senza l'abbinamento di un'attività aerobica, possa avere degli effetti positivi sulla massa muscolare e migliorare la capacità di esercizio in soggetti con CHF. METODI: Alla ricerca hanno partecipato 10 pazienti con un'ischemia stabile NYHA classe III (9 uomini, età 70 +/- 6 anni, frazione di eiezione del ventricolo sinistro 30 +/- 5%, picco di consumo di ossigeno (peak VO2) 12,4 +/- 3,0 mL/min/kg) che hanno svolto un programma di riabilitazione consistente in una fase di 12 settimane di allenamento (esercizi progressivi con i sovraccarichi per i muscoli quadricipiti) seguiti da una fase di 12 settimane di detraining. RISULTATI: Tutti i soggetti hanno completato la fase di allenamento senza particolari complicazioni. L'allenamento con i sovraccarichi ha aumentato in maniera significativa la forza dei quadricipiti (gamba destra: 260 + / -34 vs 352 + / -28 N, gamba sinistra: 264 + / -38 vs 342 + / -30 N, entrambi p <0,01 - tutti i raffronti: basale vs allenamento), ma non sono stati riscontrati effetti sulla massa magra di entrambe le gambe (entrambe p>0,2). L'allenamento è stato accompagnato da un miglioramento dello status clinico (tutti NYHA III vs. NYHA II, p <0,01), della qualità della vità ((Minnesota questionnaire: 44+/-15 vs. 33+/-18 punti, p<0.05), della capacità di esercizio (usando il walk test di 6 min 6MWT: 362+/-83 vs. 455+/-71 m, p<0.01) ma non sono state riscontrate della modificazioni del picco di VO2 (P>0,2). I valori di NT-proBNP plasmatici sono rimasti invariati durante l'allenamento. Al termine della fase di detraining è stato rilevato solo un miglioramento parziale della forza dei quadricipiti (p<0,05) della distanza del 6MWT (p<0,05) e della classe NYHA (p=0,07 vs. baseline). CONCLUSIONI: L'allenamento con i sovraccarichi è sicuro nei pazienti con CHF. Questo tipo di allenamento aumenta la forza muscolare, lo status clinico la capacità di esercizio e la qualità della vita. Jankowska EA, Wegrzynowska K, Superlak M, Nowakowska K, Lazorczyk M, Biel B, Kustrzycka-Kratochwil D, Piotrowska K, Banasiak W, Wozniewski M, Ponikowski P. Int J Cardiol. 2007