Sebbene studi precedenti che avessero analizzato atleti di endurance dopo una maratona hanno dimostrato prove biomeccaniche di infortuni cardiaci e queste scoperte sono state collegate con della prove ecocardiologiche di disfunzione cardiaca, in particolare riferite al ventricolo destro; non sono stati ancora eseguito delle ricerche che includessero nel protocollo l'analisi dei biomarkers cardiaci, l'ecocardiografia e le immagini della risonanza magnetica cardiaca (CMR). Alla ricerca hanno partecipato quattordici persone (età media 33 +/- 6 anni, 8 uomini) che hanno completato una maratona. I valori post gara sono stati più elevati per quanto riguarda la mioglobina, la creatina kinasi e la troponina T. E' stata notata una correlazione lineare tra i cambiamenti della fractional area del ventricolo destro (RV), valutata tramite un'ecocardiografia, e la frazione di eiezione del RV, valutata con la CMR (r=0,96) dopo la maratona. La funzione di RV, è scesa in maniera transitoria dopo la gara (modificazioni della fractional area RV 43 + / - 4% vs 33 + / - 5%, p <0,05). Sono stati registrati anche dei cambiamenti post gara nel ventricolo sinistro e nel riempimento diastolico del RV. Anche se i cambiamenti del RV sistolico sono stati transitori, le anomalie del ventricolo sinistro e della diastole del RV sono durate per una settimana dopo la maratona. Non sono state rilevate prove del miglioramento ritardato del ventricolo sinistro, ciò ha suggerito che l'aumento dei biomarker dopo la maratona non può determinare necrosi cardiaca. Concludendo, la disfunzione transitoria sistolica RV successiva alla maratona è stata validata in primo luogo dalle immagini della CMR. L'aumento della tropina cardiaca dopo la maratona è probabilmente dovuta al rilascio citosolico di biomarker, non ad una vera ripartizione dei miociti, come confermato dal miglioramento ritardato del CMR. Mousavi N, Czarnecki A, Kumar K, Fallah-Rad N, Lytwyn M, Han SY, Francis A, Walker JR, Kirkpatrick ID, Neilan TG, Sharma S, Jassal DS. Am J Cardiol. 2009