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Analisi della produzione di forza nella caviglia, nel ginocchio e nell'anca in soggetti con instabil

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E' in corso un dibattito in letteratura sul fatto che esistano dei deficit di forza della caviglia nei soggetti con instabilità cronica della caviglia (CAI). Inoltre, ci sono delle prove che suggeriscono che la capacità di produzione della forza da parte del ginocchio e delle anche possa essere alterata dalla presenza di una CAI. Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di determinare se la CAI potesse essere associata con una minore forza nella caviglia, nel ginocchio e nelle anche. Alla ricerca hanno partecipato quindici soggetti con una CAI unilaterale e quindici soggetti sani. I soggetti hanno svolto in laboratorio una sessione di allenamento durante la quale è stata misurata la forza (isocinetica) prodotta dalla flessione e dalla dorsi flessione plantare, dalla flessione e dall'estensione del ginocchio e dalla flessione e dall'estensione dell'anca. I soggetti hanno eseguito 5 ripetizioni massimali di un protocollo concentrico/concentrico a 60 gradi/sec con entrambe le gambe. E' stato calcolato il picco di forza medio (APT). I soggetti con CAI hanno dimostrato una produzione significativamente minore di APT nella flessione del ginocchio (F1, 28 = 5,40, p = 0,03) e nell'estensione (F1, 28 = 5,34, p = 0,03). I soggetti con CAI hanno mostrato un valore significativamente minore di APT nella flessione plantare della gamba infortunata rispetto all'altra contro laterale (F1, 28 = 6,51, p = 0,02). Non sono state rilevate delle differenze, tra i due gruppi, per quanto riguarda la dorsi flessione plantare e nella flesso-estensione dell'anca. Nei soggetti con CAI, oltre al deficit nella flessione plantare, è stato riscontrato un deficit nei muscoli flessori ed estensori del ginocchio, suggerendo che l'instabilità distale dell'articolazione possa determinare degli adattamenti neuromuscolari nell'articolazione del ginocchio. Non sono state riscontrate delle differenze simili nell'articolazione dell'anca. Ulteriori ricerche sono necessarie per determinare quali implicazioni abbiamo questi dati sia nella fase di prevenzione che in quella di riabilitazione dopo un infortunio agli arti inferiori. Gribble PA, Robinson RH. J Strength Cond Res. 2009

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