Sono stati utilizzati dei marker sacrali e dei metodi di ricostruzione del bacino con lo scopo di approssimare il centro di massa del corpo durante la locomozione e l'esecuzione di salti, ma non durante un salto verticale massimale. In questo studio, lo spostamento del centro di massa è stato calcolato usando l'analisi cinematica pelvica e confrontato con lo spostamento del centro di massa calcolato utilizzando una pedana di forza. Alla ricerca hanno partecipato 13 atleti esperti che hanno eseguito dei salti verticali. Le prove sono state eseguite in un laboratorio di biomeccanica attrezzato con delle videocamere ad alta frequenza e due pedane di forza. Il centro di massa pelvico è stato ricostruito utilizzando dei marker retro-riflettenti piazzati sul bacino. L'altezza di salto è stata determinata dal picco di altezza del centro di massa meno l'altezza in posizione eretta. È stata osservata una forte relazione lineare tra la cinematica del bacino e il metodo ad impulso (R ² = 0,86, p <.01). La cinematica del bacino sottostima l'altezza di salto rispetto al metodo ad impulso, tuttavia la differenza è stata piccola (CV = 4,34%). Questa analisi ha dimostrato la validità del metodo della cinematica del bacino per la determinazione dell'altezza massima di salto. Chiu LZ, Salem GJ. J Appl Biomech. 2010