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Anemia ferropenica negli atleti di resistenza: suggerimenti per la prevenzione e il riconoscimento

Notizia Testuale Free Sport

Alcuni atleti di resistenza che si preparano per le competizioni incorrono nella fatica da esaurimento ed in scarse prestazioni durante l'allenamento, tutti questi sintomi sono spesso attribuiti all'overtraining, ma ci sono altre cause fisiologiche che possono causare questi problemi. Se l'atleta ha avuto esperienze di questi sintomi può essere in una condizione chiamata anemia ferropenica. Il ferro è un minerale senza il quale le cellule del nostro corpo non potrebbero espletare le loro funzioni fisiologiche e gli atleti, specialmente donne, che partecipano a sport di resistenza incorrono spesso in anemia ferropenica. Gli atleti che soffrono di anemia hanno una ridotta capacità di portare ossigeno ai tessuti del corpo. Diversi fattori possono contribuire all'insorgenza di queste condizioni incluso lo scarso consumo di carne rossa (o di altre risorse alimentari di ferro), l'uso di farmaci che compromettono l'assorbimento di ferro, l'assunzione di bevande gassate e con caffeina, i disordini del tratto gastrointestinale, un anormale flusso del ciclo mestruale, l'esercizio, e la perdita di ferro tramite il sudore. I sintomi più significativi dell'anemia nell'atleta sono la fatica, la debolezza, le scarse prestazioni ed il colore pallido della pelle e se l'allenamento persiste in queste condizioni rende l'atleta vulnerabile agli infortuni dell'apparato muscolo scheletrico. In caso di infortunio molti atleti anemici possono trovare difficile se non impossibile il completo recupero fino a che l'anemia non viene riconosciuta e trattata. Il riconoscimento di questi sintomi da parte dell'atleta rende possibile un intervento da parte dello staff medico che con un esame emocromocitometrico del sangue potrà stabilire la via di intervento migliore per riportare i valori ematici compromessi alla normalità. Non tutti gli atleti sono a rischio per l'anemia, ma alcune semplici accortezze posso prevenire l'insorgenza di tale patologia. Innanzitutto una dieta bilanciata ricca di alimenti che forniscano un apporto di ferro al corpo umano, alimenti ricchi di Vitamina C (la Vitamina C aiuta a convertire il ferro nella forma utilizzabile dal corpo umano), evitare alimenti come il caffè che limitano la capacità del corpo di utilizzare il ferro. E' comunque utile per l'atleta parlare con l'allenatore ad inizio stagione e discutere dei fattori di rischio individuali per poter prendere insieme le giuste decisioni riguardo all'allenamento. Brumitt J et al. Nutrition NSCA (2007)

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